Cinisello, è bufera totale sui centri estivi: ‘volano’ gessetti, accuse e denunce

L’estate a Cinisello Balsamo comincia nel segno di un temporale, tanto politico quanto sociale. Nell’occhio del ciclone i centri estivi e le tariffe annunciate dalla giunta.

Da un lato l’opposizione e i genitori dei piccoli che frequenteranno il servizio, dall’altra la maggioranza. Nello scorso fine settimana sotto il Comune è stato organizzato un sit-in di protesta: «Come abbiamo già denunciato nelle scorse settimane – spiega il segretario del Pd Andrea Catania -, invece di assumersi le sue responsabilità, la giunta si rifugia in scuse, addossando alle associazioni la decisione sulle tariffe, mentre si ‘vanta’ delle risorse destinate al sociale e promette bandi futuri senza fornire dettagli». Questo e altri motivi hanno quindi spinto i genitori a organizzare il presidio sotto il Municipio: «È vergognoso il tentativo di giustificare l’aumento dal 45 al 65 per cento delle tariffe dei centri estivi – prosegue Catania -. La tariffa massima settimanale passa da 79 a 130 euro, un aumento che per sei settimane di centro estivo significa fino a 305 euro in più per bambino a famiglia. Il sindaco, dopo aver promesso di non aumentare le tariffe, ha scelto di tagliare le risorse per i centri estivi, penalizzando i più fragili e costringendo le famiglie a pagare il conto».

Il sit-in organizzato dal Comitato Genitori, a cui è stato chiesto di partecipare senza simboli politici, è solo l’ultimo passo di una discussione già sollevata lo scorso aprile proprio dal Pd: «Si tratta di un aumento importante, considerato che l’anno scorso la tariffa massima per la frequenza a tempo pieno era di 79 euro. Ma le famiglie che non potranno sostenere il maggior costo cosa faranno? Lasceranno i figli per strada?», aveva affermato nella circostanza la consigliera dem Mariarita Morabito.

I consiglieri comunali del Pd con il gessetto colorato durante l’ultimo consiglio comunale

«Spazi gratuiti per le associazioni che gestiranno le attività ludico-ricreative, sostegno alla disabilità e fragilità e massima disponibilità per la messa a disposizione di risorse ministeriali e regionali o di fondi residui». Queste le disponibilità che l’amministrazione comunale aveva ribadito durante l’incontro avvenuto qualche giorno prima del sit-in con una rappresentanza di genitori di alcune scuole cittadine e le tre associazioni aggiudicatarie del bando e responsabili delle attività, alla presenza degli assessori Maria Gabriella Fumagalli, Riccardo Visentin e Riccardo Malavolta. «Si precisa che il bando formulato dall’amministrazione comunale riguardava esclusivamente la sua competenza specifica, cioè l’assegnazione a titolo gratuito degli spazi di alcune scuole alle associazioni o realtà interessate, le quali risultano, a tutti gli effetti, organizzatori e gestori delle attività e, di conseguenza, titolari e responsabili delle scelte tariffarie. L’amministrazione farà come sempre la sua parte per quanto in sua disponibilità. Negli anni passati si era fatta carico dell’erogazione del pasto grazie a fondi ministeriali residui che erano legati alla pandemia, oggi non più disponibili. Tuttavia, si è definito che l’amministrazione sosterrà i costi dei consumi e delle manutenzioni, per un totale di spesa stimato non inferiore a 60mila euro».

Ma la polemica a suon di comunicati è stata ugualmente servita nei giorni successivi al sit-in. A dare inizio la maggioranza che, attraverso le parole dei suoi capigruppo, non ha usato mezzi termine per puntare il dito contro opposizione e genitori: «Le recenti proteste organizzate dai cosiddetti ‘comitati genitori’ riguardanti i costi dei centri estivi hanno sollevato alcuni fondati dubbi rispetto alla loro rappresentatività. Come avevamo ampiamente previsto, il sit-in tenutosi lo scorso sabato, ha visto la partecipazione di un esiguo gruppo di persone, stante l’effettiva utenza complessiva dei centri estivi, circa 900 bambini, con la presenza di molti esponenti della sinistra cinisellese in prima fila. È evidente che dietro queste manifestazioni vi sia una precisa volontà di strumentalizzazione politica della minoranza di sinistra cittadina che cerca di capitalizzare possibile consenso su questa tematica. L’amministrazione ha confermato di avere già aderito ai bandi ministeriali per ottenere ulteriori fondi, concordando con le organizzazioni dei genitori di definire, dopo aver ricevuto i fondi, i criteri di distribuzione, che arriveranno alle famiglie sottoforma di voucher. Questa modalità di contribuire ai centri estivi non è una regola, ma una scelta, che in altri Comuni non viene applicata e le tariffe sono ben più alte. Spiace vedere tentativi di protesta che cerchino di manipolare l’opinione pubblica, con forme che non sono del tutto educative, tra cui quella di dotare i bambini presenti di gessetti per sporcare il suolo pubblico, che qualcuno ha dovuto pulire. Se questo è il modo di educare alla cittadinanza attiva e al bene comune, certo non rappresenta le nostre idee. L’invito è a tutti i soggetti interessati, a partecipare a un dibattito costruttivo e a lavorare insieme, come la nostra amministrazione ha mostrato di voler fare, e a non farsi strumentalizzare da una politica che mira alla polemica invece che alle risposte concrete».

Una situazione già di per sè tesa, che è stata ulteriormente infuocata dal ritrovamento di alcune scritte, fatte proprio con i gessetti presenti durante il sit-in, con insulti rivolti direttamente al sindaco Giacomo Ghilardi, che ha denunciato il tutto sui social e alle forze dell’ordine: «Nei giorni scorsi – scrive Ghilardi – sono state rinvenute queste nuove pesanti offese verso il sottoscritto nei pressi del centro Pertini e adiacenti al Polifunzionale del Comune, spazi utilizzati, sabato pomeriggio, per un sit-in, organizzato da alcuni genitori con il supporto della politica di sinistra. Per l’occasione, come anche specificato da alcuni organizzatori, oltre ai comizi, sono stati utilizzati dei materiali da cartoleria per scrivere degli slogan su alcuni cartelloni e sono stati portati dei gessetti colorati, per fini non ancora chiari. Guarda caso, proprio nella serata di sabato, sono apparse delle scritte sulla pavimentazione pubblica delle scritte di protesta sotto il palazzo municipale utilizzando i gessetti portati da casa. Più vicino ai luoghi della manifestazione invece sono state rinvenute, oltre ad altri beceri slogan, delle scritte recanti insulti come ‘Cog…ne’ e ‘Put…na’, riferiti al sottoscritto. Puntualmente, ma forse è solo un caso, tutto questo accade quando si cominciano ad alzare i toni dello scontro portando così le persone a compiere questi gesti. La mia amministrazione è sempre stata disponibile all’incontro, al dialogo e allo scambio di vedute. Ho sempre sostenuto che il pensiero debba essere espresso in ogni sede e in ogni luogo, anche tramite manifestazioni o sit-in. Ma così non è dibattito. Così non è civiltà. Questo non può essere il metodo di confronto».

Una delle scritte ritrovate davanti all’ingresso del Municipio

Ma, a questo punto, non si è fatto attendere il comunicato di risposta dei Comitati dei genitori delle scuole di Cinisello Balsamo. Una lunga nota, a firma dei genitori delle scuole Buscaglia, Frank, Garibaldi, Lincoln, Monte Ortigara, Parco dei Fiori, Parini, Villa, Zandonai, Garcia e Paisiello. «A distanza di ben cinque giorni dal sit-in di bambini e genitori sotto al Comune di Cinisello Balsamo – si legge nella nota del Comitato Genitori -, leggiamo che nella stessa area sono comparse delle scritte offensive nei confronti del sindaco. Ovviamente ci dissociamo dal contenuto di queste ultime che non rappresentano assolutamente lo stile, i modi e i toni sempre pacifici della nostra protesta. Altresì ci chiediamo chi possa aver interesse a strumentalizzarci proprio quando stiamo dicendo a voce alta che le vittime delle scelte della giunta sono i bambini e le famiglie che fruiscono dei Centri Estivi. Come Comitati Genitori delle scuole firmatarie, eletti dai genitori e quindi pienamente rappresentativi, rigettiamo qualsiasi tentativo di delegittimarci da parte dei partiti di maggioranza e di relegare la nostra protesta a una strumentalizzazione della minoranza. Siamo teste pensanti, abbiamo spirito critico e non condividiamo le scelte operate dal Comune sui mancati finanziamenti ai Centri Estivi».

Proseguono dal Comitato Genitori: «Siamo scesi in piazza sabato 11 maggio per esercitare il nostro diritto a manifestare contro un provvedimento dell’amministrazione di Cinisello Balsamo che riteniamo iniquo, un provvedimento che penalizza le famiglie, con un rincaro fino a 51 euro/settimana in più per bambino. Questo aumento, moltiplicato per le numerose settimane in cui i genitori avranno necessità di accedere a questo servizio, di fatto impedirà a moltissimi di iscrivere i propri figliai Centri Estivi. Nessun esponente dell’amministrazione comunale si è presentato sabato al sit-in per rendere conto di questa stangata, che va a colpire i più piccoli e le famiglie in difficoltà. Al contrario, come genitori veniamo attaccati dai partiti di maggioranza del consiglio comunale. Questi politici non sono per nulla turbati dal fatto che molti bambini saranno esclusi dai centri estivi a causa dell’aumento dei prezzi, invece paiono assai preoccupati dai bambini presenti durante la manifestazione. Non vorremmo che l’amministrazione comunale si nascondesse dietro al comunicato dei partiti politici per non dare risposte ai genitori. Nel caso non sia così, invitiamo il Comune a dissociarsi dal comunicato politico della maggioranza, che riteniamo aggressivo nella forma e offensivo nel contenuto. Come è sempre stato finora, restiamo disponibili al confronto e al dialogo con l’amministrazione perché siamo tuttora convinti che ci sia ancora margine per trovare delle soluzioni condivise».

In un lungo comunicato sulla sua pagina Facebook, anche ‘La Nostra Città’ è intervenuta: «Siamo assolutamente consapevoli delle difficoltà di bilancio e nel valutare complessivamente come positive le iniziative messe in campo, spazi gratuiti e fondi per gli oratori in primis, a differenza di chi polemizza, ci siamo attivati per sensibilizzare il sindaco e l’amministrazione sui criteri che saranno stabiliti per le assegnazioni dei voucher, proponendo come civica La Nostra Città di attribuire un particolare peso, una particolare attenzione, ai monogenitori». Anche Italia Viva Cinisello Balsamo ha espresso la sua opinione sulla questione: «Molti genitori si staranno chiedendo perché una legittima rivendicazione si stia trasformando nell’ennesima occasione di ostentata visibilità da parte di alcuni. Non tutto deve essere oggetto di strumentalizzazione, non tutto deve essere sempre oggetto di polemiche. Ci sono delle sane rivendicazioni che nulla hanno a che vedere con l’approccio di continuo scontro che stiamo vedendo in questi mesi. E che ha francamente stancato. L’obiettivo è ripristinare delle tariffe ragionevolmente sostenibili dalle famiglie».