È stato rinvenuto un altro corpo nella centrale idroelettrica Enel di Bargi. Si tratta di Alessandro D’Andrea, 37 enne che lavorava per un’azienda di Cinisello Balsamo. Alessandro D’Andrea, originario della provincia di Pisa, viveva e lavorava da anni nella storica ditta costruttrice di centrali elettriche come manutentore specializzato. Si trovava a Bargi per lavori di aggiornamento tecnologico per le prove di collaudo sul secondo gruppo della centrale Enel.
Il suo nome è rimasto fino a giovedì sera nell’elenco dei dispersi, poi la tragica notizia: il suo corpo è stato trovato nell’acqua, al nono piano sommerso, vicino a quello di altri colleghi. Dalle prime ricostruzioni sembrerebbe che l’uomo stesse provando a scappare.
Nelle fasi della ricerca di Alessandro D’Andrea il sindaco di Cinisello, Giacomo Ghilardi aveva dichiarato: «Lo sconforto è tanto nella nostra città per la terribile esplosione della centrale idroelettrica. Una tragedia che riporta l’attenzione sul tema imprescindibile della sicurezza sul lavoro».
Nella giornata di giovedì 11 aprile era già stato ritrovato il corpo di Paolo Casiraghi, 59enne di Milano che lavorava per una multinazionale di Sesto San Giovanni. Ha trascorso quasi tutta la vita nel Nordmilano, tra Niguarda e Bicocca in una vita dedicata ai viaggi di lavoro. Sale quindi a 6 il bilancio delle vittime dell’incidente le cui cause sono ancora oggetto di indagine.