«Non sono stati rilevati odori oltre la soglia». Lo dichiara il Comune di Milano a seguito delle analisi effettuate con un ‘naso elettronico’ installato sulla vasca di laminazione di Bresso. La vasca di laminazione di Bresso ha salvaguardato la parte nord della città di Milano durante le piogge del 10 marzo ma, come già accaduto durante le precedenti prove di utilizzo, circa 2mila abitanti hanno lamentato forti disagi. «L’odore è molto forte e arriva fino alla scuola materna e all’asilo nido. Inoltre molti cittadini hanno manifestato sintomi respiratori come tosse, irritazione alle mucose e agli occhi» dichiarano dal comitato No Vasca. Il disagio della popolazione bressese che vive vicino alla vasca è stato supportato anche da una lettera del sindaco Simone Cairo al prefetto in cui lamentava «forti odori che recano un danno oggettivo agli abitanti».
Mm, l’azienda a cui è stata affidata l’opera, ha installato una strumentazione specifica, un ‘naso elettronico’ collocato tra la vasca di laminazione e il supercondominio di Bresso. Tarato nel corso dell’evento del 9 febbraio, ha iniziato a registrare le rilevazioni dal 22 dello stesso mese e a oggi «Nessuna rilevazione è stata oltre le soglie consentite – dichiarano dal Comune -. Lo strumento è in funzione in modo continuo sia quando la vasca è riempita con acqua di falda sia durante le fasi di invaso e di pulizia». È stato possibile quindi misurare gli odori durante e dopo l’attivazione del 10 marzo: «L’analisi dei risultati evidenzia – commentano i tecnici di Mm – che i valori registrati durante la fase di riempimento della vasca e durante le successive fasi di svuotamento e pulizia sono sostanzialmente allineati con i valori misurati durante i giorni precedenti caratterizzati da tempo asciutto e dalla vasca riempita con acque di falda. Il report con i dati riferiti al primo periodo di rilevamento (fino a metà marzo) è stato consegnato al prefetto e agli enti territoriali coinvolti nel piano di monitoraggio».