Apre domani a Palazzo Reale a Milano la mostra ‘Brassaï. L’occhio di Parigi’, retrospettiva sull’artista con più di 200 fotografie d’epoca, sculture e oggetti appartenuti al fotografo. L’evento è promosso dal Comune di Milano e realizzato in collaborazione con l’Estate Brassaï succession.
Ungherese di nascita ma parigino d’adozione, Brassaï ha rappresentato nella sua arte quartieri operai, grandi monumenti simbolo, ritratti degli amici artisti, graffiti e momenti della vita notturna contribuendo a costruire le immagini più simboliche di Parigi nell’immaginario collettivo. Brassaï fu vicino al movimento surrealista e, a partire dal 1924, fu partecipe del grande fermento culturale che investì Parigi; è stato tra i primi fotografi, in grado di catturare l’atmosfera notturna della Parigi dell’epoca e il suo popolo: lavoratori, prostitute, clochard, artisti, girovaghi solitari.
«Il percorso di questa mostra – ha dichiarato l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi – va vissuto come una passeggiata all’interno di un’opera in cui la parte fotografica è senz’altro quella più rappresentata, ma non è la sola. Brassaï fu infatti un artista poliedrico: musicista, disegnatore, pittore, caricaturista, scenografo, scultore, cineasta, ma soprattutto fotografo e infine scrittore». La mostra sarà disponibile fino al 2 giugno.