Milano, da Dario Fo a Nicola Crocetti: undici anni di poesia a Palazzo Marino

Undici anni di versi, letture e confronti, decine di poeti e migliaia di persone ad ascoltarli: ‘Area P, Milano incontra la poesia’ si appresta ad aprire una nuova stagione, la dodicesima, con un programma di dieci nuovi incontri.

Si parte il 14 gennaio, alle 10.30 in sala consiliare, con ‘Motu Proprio’ di Carlo Penati, poesie anni ’70. La rassegna ideata e curata da Giuseppe Landonio, e promossa dalla Presidenza del Consiglio comunale, è divenuta negli anni un appuntamento fisso per appassionati e non solo che una domenica al mese si ritrovano nell’Aula consiliare di Palazzo Marino per ascoltare, recitare e discutere di poesia. Decine gli autori e le autrici che si sono alternati tra i banchi dell’emiciclo della politica milanese: da Moni Ovadia a Giancarlo Majorino, Erminia dell’Oro, Dario Fo, e ancora Lella Costa, Franco Loi, Vivian Lamarque, Aldo nove, Milo De Angelis, Fawzi al Delmi, Chandra Candiani e Maria Grazia Calandrone. Se il record di pubblico resta quello raggiunto da Dario Fo (oltre duecento persone), in media ogni domenica sono circa settanta gli spettatori della rassegna.

Tra gli ospiti più seguiti anche Nicola Crocetti, autore con Jovanotti di un libro sulle poesie da spiaggia, Maurizio Cucchi, Angelo Gaccione, Davide Gualtieri, Nahid Norozi, poetessa iraniana, e Antonetta Carrabs. L’appuntamento, che si rinnova gratuitamente una domenica al mese da undici anni – salvo i mesi di luglio e agosto – si è interrotto solo per il Covid, e il prossimo ottobre supererà la soglia del centesimo incontro, celebrato con una nuova mattinata in compagnia di Nicola Crocetti.

«Ormai è una tradizione, un modo diverso di fruire dell’Aula consiliare e di visitare Palazzo Marino – dice la Presidente del Consiglio comunale, Elena Buscemi -. Per questo ringraziamo l’ideatore e curatore Giuseppe Landonio e Basilio Rizzo, primo Presidente dell’Aula consiliare a promuovere questa iniziativa. Si tratta di una rassegna curata con passione e attenzione che rappresenta un valore aggiunto per l’offerta culturale della nostra città».