Lo scambio dei regali a Natale è un’usanza abbastanza recente. Infatti, anche se la festa ha origini molto antiche, è solo da metà dell’800 che esiste la tradizione di acquistare regali come parte della ritualità.
La diffusione dei grandi magazzini cambia dapprima le abitudini degli inglesi e poi quelle di tutti gli europei; un’illustrazione del 1853 dal sarcastico titolo ‘Il prezzo del Natale’ rappresenta un papà sul calesse che attende il ritorno di madre e figlia, stremate, dalle compere natalizie: un’immagine che testimonia quanto una critica al materialismo fosse già presente ai tempi. Parallelamente, negli Stati Uniti, mentre Santa Claus assume il ruolo di divinità bontempona contribuendo allo sviluppo dell’aspetto commerciale della festa, si estende l’idea di dono al di là dei familiari.
Sono numerosi i destinatari dei regali, dai colleghi agli amici, fino ai vicini di casa e quindi, per necessità si passa dal regalo realizzato a mano, al regalo fatto in serie. È alla fine dell’Ottocento che si crea una vera e propria categoria merceologica, i ‘regali natalizi’ con tanto di carta stampata per l’imballaggio.