Rachele Somaschini è per la terza volta in carriera Campionessa Italiana Rally Femminile. Il titolo per la pilota di Cusano Milanino è arrivato al termine del Rally di Monza, che ha così chiuso una stagione da ricordare per la 29enne.
Somaschini, affiancata alle note dall’esperto Nicola Arena, nonostante qualche errore, ha saputo tenere a bada le difficili condizioni e, con un piazzamento in P17 assoluta e P1 femminile, concretizzare il risultato di Campionato. Campionato Italiano che Rachele ha iniziato dal Rally di Alba, a causa delle concomitanze con gli impegni del programma di sei gare nel Campionato Europeo, mirato all’esperienza, che l’hanno obbligata a mancare al Rally del Ciocco, in debutto di stagione, e al Targa Florio, e puntare quindi sulle ultime restanti a coefficiente maggiorato per compensare le assenze iniziali.
«Fino all’ultimo metro di gara non c’era niente di scontato – commenta Rachele Somaschini -. La competizione era aperta e, con le condizioni create dal meteo, ogni imprevisto poteva accadere. Ovviamente ho investito in questo programma con l’obiettivo di Campionato – prosegue Rachele – ma sapevo che mancare due delle gare di cui ho più esperienza, non mi avrebbe concesso margine di manovra e il mio errore al Rally di San Marino ha rimandato a Monza la fine dei giochi. Qui ho cercato di tenere altissima la concentrazione e sono riuscita a raggiungere l’obiettivo. Sicuramente prezioso è stato il contributo di Nicola Arena alle note che, da grande professionista, per affiancarmi a Monza, non ha esitato a raggiungermi alle verifiche direttamente dall’aereoporto, proveniente da un’altra gara nel Regno Unito».
Non è mancato, anche in questo caso, il lato charity del progetto #CorrerePerUnRespiro ideato dalla stessa Somaschini, malata dalla nascita di fibrosi cistica. «Il progetto solidale destinato a raccogliere fondi per la ricerca sulla fibrosi cistica – conclude Somaschini – beneficia di questo riconoscimento. Solo al Rally di Monza sono stati raccolti oltre 5mila euro di donazioni, e raggiunti in totale quasi 400mila euro di fondi, da destinare a nuovi progetti di ricerca, che sono alla base di tutto il mio impegno sportivo e non».