Nell’ambito delle iniziative della ‘prima diffusa’, apre domani la mostra dell’artista Patrizia Mussa. ‘Teatralità – Architetture per la meraviglia’, a cura di Antonio Calbi e promossa da Comune di Milano-Cultura, raccoglie 60 immagini esposte nelle 10 sale del palazzo fino al 4 febbraio.
Patrizia Mussa, per realizzare le sue opere, parte da fotografie scattate nei teatri italiani: palchi, soffitti o dettagli artistici, che poi stampa su carta cotone; l’artista interviene infine con pastelli colorati con cui ripercorre alcuni dettagli. Il risultato sono immagini più simili a un dipinto o un arazzo che non a una fotografia e si collocano in uno spazio artistico ancora senza nome, dove si uniscono pittura e fotografia. «Servirebbe un neologismo» dichiara la storica della fotografia Giovanna Calvenzi.
L’intento di questa particolare ricerca dell’artista non è una catalogazione dell’architettura dei teatri italiani ma cercare di restituire un’esperienza personale attraverso il gesto artistico: dai primi teatri di Vicenza, Sabbioneta e Parma, che segnano il passaggio dai teatri di corte agli edifici veri e propri, al teatro alla Scala di Milano, il San Carlo di Napoli (e tanti altri), Patrizia Mussa offre l’esperienza del teatro, come luogo per riunirsi e stupirsi. L’esposizione è a ingresso libero, dal 5 dicembre al 4 febbraio a Palazzo Reale