Un ‘ribaltone’, una ‘rimonta’, ma più semplicemente ‘una pianificazione che premia’. Si può dare l’accezione che si vuole, ma alla fine il risultato non cambia: secondo la classifica periodica di Eduscopio, pubblicata il 22 novembre scorso, il liceo Casiraghi di Cinisello Balsamo si è guadagnato il primo posto tra i licei classici dell’hinterland di Milano, sia nel raggio di 10 che di 20 km dal centro città, lasciando in seconda posizione il Berchet e il Sacro Cuore, che da anni dominava la classifica.
L’istituto è un vero e proprio punto di riferimento per il Nordmilano, dove generazioni e generazioni di studenti sono passati nel loro percorso di formazione. Dal 2019 il dirigente scolastico del liceo Casiraghi, che oltre al classico ha anche gli indirizzi scientifico e linguistico, è il professor Delio Pistolesi che assicura: «Abbiamo un po’ scalato la classifica senza volerlo, perché non è che a scuola lavoriamo per vincere la classifica di Eduscopio, cerchiamo di lavorare per la formazione dei ragazzi. Poi, chiaramente, se arriva anche il riconoscimento, allora ben venga. Negli anni precedenti eravamo secondi e terzi, quest’anno evidentemente una serie di concause ha fatto sì che siamo arrivati primi. In tanti mi hanno chiesto il perché, ma è difficile da spiegare perché sono dati che si riferiscono a studenti di qualche anno fa e che dimostrano oggi di aver avuto una preparazione adeguata». La classifica di Eduscopio, infatti, tiene conto di alcuni indicatori valutabili al termine del percorso nelle scuole secondarie di secondo grado. Per i licei, a fare la differenza per stabilire il successo scolastico, sono la scelta di iscriversi all’Università (per il classico del Casiraghi ci si attesta tra il 95 e il 98%) e i crediti verbalizzati al termine degli esami sostenuti dallo studente nei primi due anni di iscrizione. «Per la classifica – spiega Pistolesi -, investiamo oggi per raccogliere i risultati domani».
Ma perché proprio l’indirizzo classico del liceo Casiraghi? Una scuola che, con gli indirizzi di scientifico e linguistico, conta in totale oltre 1.200 studenti, divisi in 57 classi, e più di 120 docenti. Secondo il dirigente scolastico Delio Pistolesi sono due i fattori: «Il classico ha solo due sezioni, con classi numericamente inferiori rispetto agli altri due indirizzi. Questo fa sì che le classi siano più facili da gestire. Ma soprattutto, in questo indirizzo, i docenti sono al 100% stabili e si conoscono tra loro da anni, collaborando insieme. Questo fa sì che ci siano delle condizioni adeguate in cui lavorare. Ma, più in generale, in questa scuola gli alunni dei tre indirizzi interagiscono molto tra loro, dall’intervallo fino alle attività extra scolastiche: questo secondo me è un altro valore che questa scuola ha nel suo dna. Una commistione di saperi e di esperienze che avviene tanto dal lato dei docenti quanto dal lato dei ragazzi».
Di questi percorsi formativi, anche in merito ai criteri con cui la classifica di Eduscopio registra il successo scolastico, dal liceo Casiraghi hanno dei riscontri oggettivi della felicità degli ex studenti. «Durante gli open day – spiega Pistolesi – un rappresentante per ogni indirizzo torna a scuola e racconta come si sono trovati da noi, perché hanno scelto questa scuola e il percorso che hanno effettuato dopo. Sono ritorni nettamente positivi. È anche per questo che una delle idee che cerchiamo di portare avanti, da realizzare in futuro, è quella di costituire un’associazione degli ex studenti del Casiraghi. Un momento di incontro dove ogni alunno potrà raccontare che tipo di strada ha preso. È un’idea che potrebbe funzionare: darebbe un grande senso alla scuola, facendo gruppo e avendo una ricaduta diretta su chi sta frequentando in questi anni. Avere un’associazione di ex studenti può servire per far vedere ai nostri alunni il percorso professionale che possono costruirsi».
Ed è qui che si inserisce un altro tema, fondamentale per il liceo Casiraghi: la formazione dei ragazzi a 360 gradi. La scuola, infatti, non viene intesa come una somma di aule, ma come un ambiente ‘vivo’ che non ‘muore’ con il suono dell’ultima campanella. «Gli alunni non vengono lasciati allo sbando, ma trovano un ambiente accogliente. Come istituto proponiamo molte attività anche oltre lo studio. Ci aiuta il fatto di avere una scuola così grande con un parco dietro e con un ambiente anche molto bello. Molti studenti si fermano qui il pomeriggio per studiare insieme, con uno o due professori che sono in struttura per rispondere alle domande o per dei chiarimenti», prosegue Pistolesi. «Nel pomeriggio sono gli studenti i veri protagonisti e anche di questo i genitori ci danno dei feedback molto positivi. Il nostro obiettivo come scuola è quello di preparare i ragazzi a una scelta consapevole, insegnando loro un metodo di studio e fornendo quelle basi di conoscenze, ma anche di competenze, per cui è l’aspetto critico che li fa orientare da soli». Le tante iniziative extra scolastiche che vengono organizzate servono sicuramente a questo, ma anche ad altro. «Poi possono sapere una funzione in più in matematica o qualcosa in più in latino – precisa il dirigente scolastico -. Ma i ragazzi non sono tutti uguali. Ed è per questo che devono acquisire questo spirito critico, ma di tipo costruttivo cioè essere in grado di dire ‘valuto questa cosa e capisco se è realistica, mi creo una mia opinione e controbatto con altre idee’».
Nel corso dei decenni, il rapporto tra il liceo Casiraghi e il territorio si è consolidato giorno dopo giorno, tra iniziative, commemorazioni e tanto tanto altro. «Siamo come una spugna, che assorbe e poi ridà indietro – la metafora di Pistolesi per raccontare questo strettissimo legame -. Dal Parco ai Comuni intorno a noi, a cominciare da Cinisello Balsamo che ci ospita». Nell’immediato futuro, a proposito di collaborazioni, l’auditorium dell’istituto ospiterà un consiglio comunale straordinario dove gli alunni racconteranno il loro viaggio a Mauthausen, ospitando gli studenti delle altre scuole del territorio che si recheranno invece in visita il prossimo anno. «Siamo in stretto contatto col Cern di Ginevra – prosegue Pistolesi – e abbiamo organizzato un convegno organizzato in collaborazione con loro».
Ma la scuola è pronta a rinnovarsi, oltre la tradizione, anche grazie ai fondi arrivati con il Pnrr. «Abbiamo acquistato dei beni, che per la maggior parte devono ancora arrivare, che ci servono ad arredare gli ambienti: dobbiamo sistemare un totale di 31 aule. La nostra idea, ci sono le commissioni che ci stanno lavorando, è quella di costruire delle aule tematiche dove saranno i ragazzi a muoversi e non i professori. L’aula di matematica, quella di lingue o di latino e così via: la differenza è che saranno delle aule attrezzate con degli strumenti utilizzabili nell’ambito di quella disciplina. Implementeremo un laboratorio con una stazione meteorologica: l’obiettivo non è tanto quello di prevedere il tempo, ma è trattare i dati, una delle professioni al momento più richieste. Un altro aspetto, più trasversale, su cui ci concentreremo è la comunicazione intesa come comunicazione tanto scritta quanto attraverso la forma della web radio o web tv, per cui abbiamo già l’attrezzatura, ma dovranno poi prenderci dimestichezza i professori e i ragazzi», ha concluso Delio Pistolesi, il dirigente scolastico del liceo Giulio Casiraghi.