Cinisello Balsamo è pronta ad accogliere una delle 40 ‘scuole ibride’ italiane. Ad abbracciare l’idea innovativa, di cui l’Istituto Comprensivo Mattarella di Modena è capofila, è stato l’Istituto Comprensivo Garibaldi, diretto dall’anno scolastico 2022/2023 dalla professoressa Deborah Iacopino: la scuola, infatti, è tra le 40 selezionate sul territorio nazionale per i progetti per lo sviluppo di modelli innovativi di didattica digitale.
«La scuola ha un sogno – dichiara la dirigente scolastica Deborah Iacopino -: abbracciare una didattica innovativa che non è fatta solo di dotazione digitale, ma che proprio cambi la mentalità». Un approccio europeo, come spiega Iacopino, che punta a rendere gli studenti protagonisti dell’apprendimento, consapevoli del mondo che li circonda e rendendo gli insegnanti dei facilitatori, abbandonando l’esclusiva lezione frontale per rendere gli alunni partecipi del loro processo di crescita e formazione. Come? «Attraverso, ad esempio, la co-progettazione dello spazio: partendo da un ambiente familiare, come la propria classe, si sviluppano dei lavori trasversali di cooperative learning, piuttosto che la creatività innovativa dei ragazzi. Dobbiamo andare incontro agli studenti per trasformare la didattica e adattarla alle corde di una società che è cambiata».
La ‘scuola ibrida’ porterà all’Istituto Comprensivo Garibaldi una ventata di novità. Dall’ampliamento delle già presenti dotazioni tecnologiche, fino alla creazione di vere e proprie aule immersive che interagiscono con la tecnologia e permettono di superare il concetto ‘tradizionale’ della didattica frontale, passando per aule delle esperienze e classi connesse tra di loro: l’attuale ‘palestrina’ collegherà infatti tutte le aule della scuola, mettendo in collegamento simultaneamente tutti gli alunni dell’istituto per partecipare allo stesso evento e interagire. Una ventata di novità che investirà quindi la scuola cinisellese sia dal punto di vista digitale sia dal punto di vista ambientale, fino a raggiungere un target di 23 ambienti completamente rinnovati. E non a caso è stato scelto il termine ‘ibrida’: «Un modello quasi combinato e integrato che mischia una parte della ‘didattica tradizionale’ (che può essere quella di mantenere la propria aula per creare un senso di appartenenza), ma creando nel frattempo questi ambienti di apprendimento innovativi, da inserire in modo sistematico all’interno dell’insegnamento», prosegue Iacopino.
La sperimentazione della scuola ibrida coinvolgerà due classi (una della primaria e una della secondaria) nell’anno scolastico 2023/2024 e dopo la rendicontazione dei risultati prevista il prossimo luglio punta a estendersi a tutta la scuola nel 2024/2025. Ma non solo. Sono tanti progetti inclusivi della scuola, come quello dell’orto didattico già inaugurato qualche settimana fa. «È stato creato in collaborazione con l’Acli – spiega Iacopino -. Un’iniziativa didattica inclusiva dove i nostri ragazzi possono imparare manualmente e dove potranno cimentarsi anche i ragazzi con bisogni educativi speciali».
Grande soddisfazione per l’avvento della ‘scuola ibrida’ è stata espressa dall’assessore all’Istruzione del Comune di Cinisello Balsamo, Gabriella Fumagalli: «Con i fondi del Pnrr le scuole italiane sono chiamate a rinnovarsi e diventare sempre più competitive. È la sfida che l’Ic Garibaldi è pronto ad affrontare e di cui ne siamo orgogliosi, grazie alla dirigente scolastica e ai docenti. La vediamo tra le 40 scuole selezionate per i progetti nazionali per lo sviluppo di modelli innovativi di didattica digitale attraverso il progetto della ‘scuola ibrida’, con una formazione dedicata. L’adesione a questo progetto conferma la volontà, il grande impegno da parte di tutti ad accogliere un modello che si discosta dall’idea di scuola come somma di aule ma che si estende oltre la dimensione didattica, influenzando il contesto sociale e le relazioni per aprirsi al mondo. Un istituto virtuoso che mette al primo posto i propri studenti con nuove proposte che andranno a potenziare l’offerta formativa ma non solo, coinvolge e valorizza professionalmente anche i docenti offrendo un’adeguata formazione per operare in questo contesto del tutto innovativo. Sono convinta che oggi più che mai il mondo della scuola debba cogliere tutte le opportunità, per stare al passo con i giovani, per offrire nuovi stimoli per coinvolgerli sempre più in questo percorso educativo che intercetti prima di tutto i loro bisogni che per la maggior parte non sono immediatamente bisogni scolastici ma esistenziali. Non possiamo permetterci di perdere queste occasioni».
Occasioni da cogliere, senza temere il naturale timore verso il cambiamento. «La letteratura ha interi scaffali sulla paura e sulla resistenza al cambiamento – assicura Iacopino -. È normale, però devo dire che dopo un’iniziale perplessità di fronte a una scuola che cambia c’è stato un coinvolgimento del corpo docente che mi lascia piacevolmente sorpresa». A ottobre scorso, infatti, un formatore proveniente da Reggio Emilia ha fatto visita all’Istituto Comprensivo Garibaldi per tre giorni di formazione previsti dal progetto. «Ho visto quasi tutto il mio collegio presente a questi incontri in modo volontario: si sono sentiti privilegiati di appartenere a un progetto».
Dall’Istituto Comprensivo Garibaldi partirà inoltre un progetto educativo contro lo spreco alimentare, attraverso il recupero del pane e della frutta avanzati e non distribuiti presso la mensa della scuola primaria. L’iniziativa nasce dall’intento di sensibilizzare i bambini contro lo spreco all’interno delle mense scolastiche e vede una collaborazione tra il gestore del servizio di ristorazione scolastica Cirfood s.c e Fondazione Cumse, associazione del Terzo Settore che aderisce al Tavolo Povertà – La Solidarietà in Città, che fa capo all’amministrazione comunale attraverso l’assessorato alla Centralità della Persona. Il servizio prevede il ritiro e la distribuzione agli enti assistiti dalla Fondazione Cumse, con l’utilizzo della cella frigorifera posta all’interno dell’Hub, in collaborazione con il Banco Alimentare. Il progetto, anche in questo caso, rappresenta un’esperienza pilota, che potrà essere replicata anche in altre scuole cittadine per ridurre lo spreco di cibo a favore di iniziative di solidarietà sociale.
Tornando invece alla scuola ibrida, il progetto è pronto a cambiare il volto dell’apprendimento a partire (anche) da Cinisello e dai circa 1.200 studenti che frequentano l’Istituto Comprensivo Garibaldi, tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria. Parola della dirigente scolastica Deborah Iacopino: «Vogliamo cavalcare il cambiamento, vogliamo creare una scuola alla misura di tutti gli studenti, che non insegni solo la nozione, ma che li renda consapevoli del mondo che li circonda».