Un progetto per far fronte al fenomeno della migrazione sanitaria: Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald mette in campo un’iniziativa per la realizzazione della prima Casa Ronald a Milano.
Dall’1 al 25 novembre sarà attiva la campagna ‘Casa Ronald. Un raggio di luce nel buio della malattia’ con il numero solidale 45597. In apertura nel 2026, la Casa Ronald diventerà il nuovo punto di riferimento per le famiglie con bambini malati, in cura presso due dei più importanti presidi ospedalieri milanesi: l’Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi e il Policlinico di Milano.
Secondo i report sanitari, nel 2022 dall’Ospedale Dei Bambini Vittore Buzzi e dal Policlinico di Milano, sono stati 21.643 i piccoli pazienti ricoverati presso le due strutture e il 18 per cento hanno dovuto percorrere una distanza di oltre 40 chilometri; l’8 per cento invece ha addirittura percorso più di 80 chilometri per farsi curare. Numeri che sono destinati ad aumentare per i prossimi anni: nel 2026, l’Ospedale Dei Bambini Vittore Buzzi stima che cresceranno del 3 per cento i degenti e le giornate di degenza; mentre il Policlinico di Milano prevede un aumento del +18 per cento per i degenti che dovranno percorrere più di 80 chilometri per farsi curare. A fronte di questi dati, sostenere la realizzazione della nuova Casa Ronald Milano e la missione di Fondazione Ronald McDonald è una scelta che può fare la differenza.
La prima Casa Ronald McDonald a Milano sorgerà in una nuova struttura di 5 piani e di circa mille metri quadri in via Bramante, all’interno di un ampio progetto di housing sociale promosso dal Policlinico di Milano, e metterà a disposizione delle famiglie ampi spazi comuni oltre che 20 stanze, progettate per essere funzionali e offrire un ambiente confortevole e accogliente. Si calcola che, nei prossimi anni, i due presidi ospedalieri partner incrementeranno il numero di pazienti accolti ogni anno e di questi, il 20 per cento sarà rappresentato da famiglie provenienti da altre regioni: in quest’ottica, si stima che Casa Ronald Milano accoglierà circa mille famiglie ogni anno, ponendosi come luogo di accoglienza al servizio della comunità.
«La migrazione sanitaria deriva dalla distribuzione disomogenea delle risorse sul territorio nazionale, dalla ricerca di un medico specialista per una rara patologia pediatrica, dalla ricerca della cura salvavita per il proprio bambino – ha dichiarato Maria Chiara Roti, Direttore generale di Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald Italia Ets -. Per questo, la realizzazione di Casa Ronald è una risposta responsabile a un bisogno diffuso, che riguarda proprio tutti. Le famiglie, che arrivano dalle province lombarde e da tutte le regioni italiane, saranno accolte in una bellissima casa in centro città, dove garantiremo alloggio e assistenza personalizzata a tutti i componenti della famiglia affinché, uniti, possano contribuire al successo della cura del proprio bambino e a una migliore qualità di vita. Questo è il Family Centered Care. Essere accolti a Milano è una grande opportunità di fornire un ulteriore supporto al territorio: riteniamo che la fragilità non debba stare ai margini delle nostre città ma deve occupare un posto centrale, affinché la Casa, le famiglie, gli operatori, i volontari e i benefattori diventino protagonisti della comunità».