In Lombardia, in materia di collaboratori domestici, si registra una richiesta maggiore di colf e baby-sitter (59,7%) rispetto a quella di badanti per gli anziani (40,3%). È quanto emerge dai dati diffusi da Inps ed elaborati da PoliS-Lombardia, l’Istituto regionale per il supporto alle politiche della Lombardia, che ha analizzato la situazione del lavoro domestico in tutte le province per il 2022.
Con 174.000 (il 19,5% del dato nazionale) lavoratori domestici dichiarati, la Lombardia è la regione con il maggior numero di addetti. In ogni area geografica regionale prevale la presenza di personale di origine straniera con punte rilevanti nell’area metropolitana di Milano l’84%, Brescia il 76,1%, Mantova il 77,3% e Bergamo il 76,1%. Guardando al dato territoriale, Milano e l’area metropolitana, compresa Monza Brianza, con 101.338 addetti, assorbe più della metà del fabbisogno regionale.
«Regione Lombardia – spiega l’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini – è particolarmente attenta a questo settore. La giunta ha destinato due milioni di euro per il ‘Bonus Assistenti familiari’ e per ‘l’implementazione registri e sportelli’. La Lombardia ha inteso così valorizzare e sostenere il lavoro di assistenza e cura svolto dagli assistenti familiari in aiuto e tutela delle persone fragili e dei loro cari. Abbiamo favorito l’incontro tra la domanda di servizi domiciliari di cura e l’offerta di lavoro da parte degli assistenti familiari. In particolare, il Bonus Assistenti Familiari, richiesto da 600 persone, ha un valore di 2 milioni di euro».
La richiesta di colf, babysitter e altri collaboratori rispetto a quella di badanti per anziani, è molto marcata nell’area milanese (quasi due collaboratori su tre) mentre nel resto della regione il divario si assottiglia e addirittura, si inverte nelle province di Sondrio e Lecco uniche dove prevale la richiesta di badanti. L’indagine evidenzia come nel 2022 il settore delle collaborazioni domestiche, a livello nazionale, ha registrato una flessione occupazionale rispetto al 2021. Si è passati da 961.358 del 2021 a 894.000 del 2022. Anche la Lombardia si presenta nel decennio in flessione -3,5% (pari a -6.409 addetti).
Coinvolte gran parte delle province lombarde, in particolare Brescia e Mantova. Tiene, invece, Milano e la sua area metropolitana che si presentano nel decennio in leggera controtendenza +1,6%. Contando il capoluogo lombardo e Monza Brianza sono 101.338 addetti, il 35,7% badanti e il 64,3% colf. Il 15,2% italiano e l’84,8% straniero.