Lunedì 2 ottobre sarà pubblicato il bando regionale per la promozione di progetti e percorsi formativi rivolti alle università lombarde sulle tematiche di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne.
Il progetto destina 130mila euro di risorse complessive e ha come obiettivo quello di attivare percorsi di sensibilizzazione sul tema della violenza contro le donne, finalizzati a migliorare la capacità di riconoscere il fenomeno in tutte le sue forme, a comprenderne le cause e le dimensioni, a promuovere le pari opportunità, a costruire un sistema di competenze multidisciplinari utili alla prevenzione e al contrasto della violenza contro le donne e che concorra alla specializzazione degli operatori dei servizi dedicati al tema.
I destinatari del bando sono: studenti e studentesse dei corsi di laurea triennale, a ciclo unico e magistrale/specialistica, delle scuole di perfezionamento, dei master di primo e secondo livello, dei dottorati; docenti universitari/e che nell’esercizio delle proprie funzioni intendano promuovere l’inserimento delle tematiche oggetto del programma regionale nella propria didattica; figure professionali di vari profili e afferenti a vari ambiti (psicologi, medici, avvocati e professioni sanitarie e sociali); cittadini/e interessati ad approfondire il tema della violenza contro le donne.
«Il piano quadriennale regionale per le politiche di parità, prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne – dichiara l’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini – nell’ambito dell’asse prevenzione, relativamente al sistema universitario prevede specifici obiettivi volti a sensibilizzare il settore della comunicazione e informazione in relazione alla attività di ricerca sul tema della violenza contro le donne. Le risorse messe a disposizione consentiranno di includere il tema della violenza nei curricula dei corsi di laurea universitari, al fine di concorrere a incrementare le competenze dei futuri professionisti dei servizi rivolti alla e donne vittime di violenza».