Più Cristina D’Avena e meno ‘YouTuber’. Non me ne vogliano dal mondo del web, degli influencer e dei social network vari – non si intende fare di tutta l’erba un fascio – ma evidentemente qualcosa non funziona ,o funziona male.
Un ‘tutto e subito’ per soldi e notorietà, con poca morale e tanta spregiudicatezza. Dovrebbe far riflettere il tragico incidente di Roma, dove un bambino di cinque anni ha perso la vita quando una Lamborghini Urus, con a bordo quattro ragazzi, ha travolto a tutta velocità l’auto della mamma. Sarebbe necessario far intervenire il legislatore e – perché no – mettere anche dei paletti su quanto finisce in rete, proprio per evitare che si oltrepassiil limite. Un codice etico, una regolamentazione del servizio, fate voi! Sicuramente sbaglio io, che non capisco il mondo dei social, quello che di simpatico ha ben poco.
Fatto che sta che oggi, forse, si cresce troppo in fretta, e bisognerebbe tornare davvero ad ascoltare le belle canzoni che cantava la mitica Cristina D’Avena, o – quantomeno – a vivere la propria età.
Il Termometro Nazionale, l’editoriale del Gazzettino Metropolitano, è a cura del direttore Marco Fabriani