Oggi, in queste poche righe, ci occupiamo del cosiddetto ‘turismo dentale’. Chiariamo subito con una premessa: ognuno si cura dove vuole, anche fuori dai confini italiani.
Lo si fa per risparmiare, dove i costi sono più bassi rispetto al nostro Paese per una questione fiscale. Detto questo, però, alcune considerazioni vanno fatte. Una è sicuramente legata al grosso intervento dentistico, costoso, al lavoro a cui si viene sottoposti, e non naturalmente alle carie, meno esose economicamente rispetto allo stesso viaggio e forse al pernottamento. Ma cosa accade, una volta tornati a casa e si ha un problema? Si riparte per la Romania, Croazia, Ungheria o Moldavia o ci si cura al telefono o in video collegamento?
Insomma, le insidie sono tante e molto spesso si va poi, in caso di problemi, dai nostri dentisti, che oltre alla professionalità, sono anche sotto casa o giù di lì. Le cure dentali ‘low cost’ hanno il rovescio della medaglia, cosa che con la salute dei denti e del nostro sorriso è meglio non azzardare. Buona Pasqua a tutti!
Il Termometro Nazionale, l’editoriale del Gazzettino Metropolitano, è a cura del direttore Marco Fabriani