Si terrà il prossimo 17 aprile a Cormano l’assemblea pubblica per presentare alla cittadinanza il progetto di realizzazione della Casa e dell’Ospedale di Comunità.
All’incontro parteciperanno Regione Lombardia, Ats Milano Città Metropolitana e Asst Nord Milano, mandatari e gestori del progetto e dell’operatività della struttura, e l’amministrazione comunale di Cormano: «Per noi è importante che i cittadini capiscano che quando la giunta ha iniziato a lavorare sull’opportunità del presidio sanitario sono state prese in considerazione tutte le soluzioni potenziali con tutti i risvolti possibili. Partendo dalle indicazioni di progetto, da cui non si poteva prescindere, l’analisi delle scelte percorribili sul territorio è stata approfondita e completa».
«I requisiti richiesti dalle linee guida ministeriali per i siti da candidare erano molto precisi e alcune soluzioni non potevano essere perseguite poiché non rispondevano a quei requisiti. I siti e le collocazioni che possedevano le caratteristiche richieste sono stati ulteriormente analizzati e valutati arrivando alla sintesi dei due progetti presentati e approvati alla Commissione Tecnica e al Ministero: via Somalia e via Tobagi. Il sito di via Somalia, che aveva ottenuto un punteggio più alto, era però occupato da un’attività agricola che avrebbe dovuto essere espropriata e non ha potuto poi materialmente entrare nella fase esecutiva per via di un passaggio di proprietà che non si è perfezionato nei tempi richiesti: ricordiamo che questi progetti rientrano nel Pnrr – Missione 6 e il percorso formale è tanto stringente quanto imprescindibile, pena la decadenza del progetto che significa la sua mancata realizzazione. Questo era il rischio che Cormano avrebbe corso: rimanere escluso dai progetti del Pnrr e restare l’unico Comune della zona a non possedere una struttura sociosanitaria adeguata. Non ce lo potevamo permettere», le parole del sindaco di Cormano Luigi Magistro.
Il primo cittadino ha poi aggiunto: «Ho il preciso dovere di tutelare la salute dei miei cittadini e di fare in modo che l’accesso alle strutture sanitarie sia facilitato soprattutto per le fasce più fragili. Il principio che da sempre ha guidato il mio mandato è quello del buon padre di famiglia, che valuta e compie le scelte che ritiene più adeguate considerando il contesto, i vincoli, le criticità e le opportunità e soppesandole in un’ottica che abbracci tutta la comunità. Come in una famiglia, le posizioni e le priorità dei singoli possono essere in contrasto tra loro. Come nella vita di una famiglia, non è sempre possibile allineare tutte le condizioni che consentano di prendere una decisione totalmente priva di svantaggi. Sempre però è necessario valutare se un sacrificio è adeguatamente compensato dal beneficio, in modo da assumere la decisione più saggia. In questo caso confermo e ribadisco che, pur consapevole di dover sacrificare una piccola porzione di verde nel parco del Fornasé, l’alternativa era rinunciare completamente alla struttura per mancanza di alternative adeguate. Era un sacrificio che Cormano non si poteva permettere, che non potevamo far pagare alla cittadinanza e ai suoi rappresentanti più fragili».
Quanto proprio al Parco del Fornasè, la poizione dell’amministrazione è chiara: «Abbiamo valutato approfonditamente le possibilità e voglio confermare quanto abbiamo già spiegato: il parco del Fornasé non verrà distrutto, né mutilato. Rimarrà un parco totalmente fruibile, anche durante la fase di cantierizzazione, in tutte le sue parti. L’impatto sulla realtà verde di cui i residenti e tutti i cittadini godono sarà ridotto al minimo indispensabile date le caratteristiche progettuali della struttura. Anzi, voglio dirlo qui e ora anche se non è ancora formalmente finalizzato l’accordo, uno degli aspetti su cui abbiamo lavorato in fase progettuale è quello di ampliare addirittura la superficie attuale del parco compensando così in larga parte la metratura occupata dalla Casa e Ospedale di Comunità. Sono certo che nell’incontro informativo che abbiamo organizzato per il 17 aprile tutti questi aspetti verranno chiariti e anche i cittadini più preoccupati, che magari immaginano uno scenario molto diverso da quello che in realtà verrà presentato, potranno riconsiderare la loro valutazione».