Un progetto del valore di 500mila euro che potenzierà l’accessibilità del Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo. Grazie a un finanziamento dal Pnrr il MuFoCo, ospitato nell’ala sud di Villa Ghirlanda Silva, valorizzerà i suoi spazi per renderli accoglienti e a misura di qualsiasi visitatore, implementando i percorsi che per rendere maggiormente fruibile il patrimonio conservato: quasi 2 milioni di immagini e oltre 20 mila volumi.
Il progetto si sviluppa lungo due linee di intervento. L’accessibilità dall’esterno interessa non solo una riorganizzazione degli spazi fisici, ma anche una nuova veste del sito web e del suo archivio digitale. Verranno adottati infatti layout e contenuti pensati per semplificare l’accesso al MuFoCo per tutti i visitatori, permettendo alle persone con disabilità cognitiva, uditiva e visiva di sentirsi incluse nell’offerta del Museo anche da remoto. Anche l’ingresso fisico del Museo sarà più visibile e accogliente grazie a un sistema di pannelli digitali che richiamerà mostre in corso, eventi e servizi. All’interno degli spazi e in prossimità dell’edificio saranno introdotti elementi di orientamento per un’individuazione immediata dei percorsi e dei servizi: una maggiore accessibilità che si traduce anche con la redistribuzione di spazi e arredi per migliorare l’accoglienza.
La seconda serie di lavori riguarda la creazione e l’implementazione di percorsi museali in un’ottica di fruizione ampliata. Il piano terra ospiterà un’installazione interattivaper esplorare le collezioni fotografiche con proiezioni a parete delle immagini in grandi dimensioni. A supporto dell’apparato multimediale, verrà progettato un ampliamento degli impianti di illuminazione e di copertura della rete Wi-Fi per garantire una navigazione e una fruizione sicura delle attività offerte dal Museo.
Il Museo, una volta conclusi gli interventi, presenterà i nuovi strumenti digitali, le infrastrutture multimediali e lo sviluppo di percorsi educational multidisciplinari studiati per pubblici specifici (studenti con bisogni educativi speciali, con autismo o disabilità cognitiva, anziani affetti da morbo di Alzheimer). Sarà inoltre avviato un progetto di arte partecipata, in cui il Servizio educativo del Museo proporrà un percorso per avvicinare i cittadini sia al museo, come luogo fisico e laboratorio di innovazione sociale, sia alle collezioni fotografiche, come patrimonio pubblico.