È stata inaugurata nella giornata di lunedì 30 gennaio, la mostra dal titolo ‘Carlo Alberto dalla Chiesa l’ Uomo, il Generale’ che resterà aperta al pubblico gratuitamente fino a domenica 26 febbraio nelle sale dell’Appartamento di Parata del Palazzo Reale di Milano.
La mostra, promossa dal Comune di Milano-Cultura, con la produzione di Publimedia s.r.l. e la direzione artistica di Andrea Pamparana, è organizzata dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri in occasione del quarantesimo anniversario della morte del Generale, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente di scorta Domenico Russo, avvenuta il 3 settembre 1982 a Palermo per mano mafiosa.
Dopo l’esposizione a Roma, la mostra, che con fotografie, filmati e testi ricostruisce la vita di Carlo Alberto dalla Chiesa, approda a Milano, città che, negli anni del terrorismo, ha rappresentato una tappa cruciale nella vita del Generale e nella Storia d’Italia. Passa per Milano e per la lotta alle Brigate Rosse nel Nord Italia l’elaborazione e l’applicazione di un metodo professionale che, indicato con visionaria lucidità dal Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, arriva fino ai giorni nostri con intatta efficacia.
Anticipano i tempi le sofisticate e geniali intuizioni messe in atto dal Generale nella lotta alla criminalità eversiva, prima, e mafiosa, poi: la massima valorizzazione delle capacità informative e investigative attraverso l’accentramento di risorse e informazioni e l’avanguardistica specializzazione di uomini e tecnologie. Questi i pilastri del metodo investigativo che, dopo aver combattuto le Brigate Rosse, Carlo Alberto Dalla Chiesa è stato chiamato a portare in Sicilia nella lotta alla mafia.
Arrivato a Palermo il 30 aprile 1982, proprio nel giorno dell’omicidio di Pio La Torre, che ne aveva sostenuto la nomina a prefetto, fu a sua volta assassinato pochi mesi dopo. Sono sopravvissuti al suo sacrificio l’Esempio e quel metodo che hanno continuato a vivere nella dedizione di Carabinieri e uomini dello Stato e che hanno portato, pochi giorni fa, all’arresto dell’ultimo esponente della stagione stragista di “cosa nostra”. Un successo dello Stato di diritto sulla mafia che ha trovato il suo momento risolutivo, nella puntuale applicazione del ‘metodo Dalla Chiesa’, nella sinergica azione, a fianco della Magistratura, di Reparti dedicati alle investigazioni ed Unità specializzate negli interventi risolutivi, sostenuti dal servizio, dedito e silenzioso, quotidianamente offerto dai Carabinieri su tutto il territorio nazionale.