Una sola scheda e quattro modalità di voto per l’elezione del consiglio di Regione Lombardia e del presidente.
Tra domenica 12 e lunedì 13 febbraio i cittadini lombardi sono chiamati alle urne per le elezioni Regionali. I seggi resteranno aperti dalle 7 alle 23 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì, per un unico turno elettorale. Non ci sarà infatti ballottaggio per l’elezione del presidente di Regione Lombardia.
Saranno quattro i candidati che si sfideranno per la presidenza di Regione Lombardia alle prossime elezioni. Le liste sono state presentate lo scorso 14 gennaio. In corsa ci sono il governatore in carica Attilio Fontana per il centrodestra, Mara Ghidorzi di Unione Popolare, Pierfrancesco Majorino per il centrosinistra e il M5S e la candidata civica sostenuta dal Terzo Polo Letizia Moratti. Alla fine delle elezioni verranno assegnati i 79 seggi, sulla base di liste provinciali, che sono stati così ripartiti tra le singole circoscrizioni elettorali provinciali della Regione: Bergamo 9 seggi, Brescia 10, Como 5, Cremona 3, Lecco 3, Lodi 2, Mantova 3, Milano 25, Monza e della Brianza 7, Pavia 4, Sondrio 1 e Varese 7.
Per poter votare occorre presentarsi al seggio di riferimento del proprio Comune di residenza muniti di tessera elettorale e di un documento di riconoscimento valido. Sono quattro le modalità di voto con cui ogni elettore può scegliere di dare la propria preferenza. Si può votare infatti per un candidato alla carica di presidente della Regione apponendo una X solo sul nome del candidato scelto: in questo caso il voto non si estende anche alla lista collegata. Per votare invece un candidato presidente e una lista collegata basta apporre una X sia sul nome del candidato sia su una delle liste collegate. Si può inoltre effettuare il voto disgiunto, esprimendo la propria preferenza per un candidato presidente e per una delle altre liste a esso non collegate, tracciando un segno sul simbolo di una di queste liste. Infine, si può votare a favore solo di una lista: in questo caso il voto si intende espresso anche a favore del candidato presidente della Regione a essa collegato. Gli elettori e le elettrici possono esprimere nelle apposite righe della scheda fino a due voti di preferenza di candidati collegati a una lista. Nel caso di due preferenze, i candidati scelti devono essere di sesso diverso, altrimenti verrà annullata la seconda preferenza.
Gli elettori non deambulanti, nei casi in cui la sede della sezione alla quale sono iscritti non è accessibile con la sedia a rotelle, possono esercitare il diritto di voto in qualsiasi altra sezione del Comune allestita in una sede priva di barriere architettoniche. L’elettore dovrà esibire, insieme alla tessera elettorale, anche un certificato medico rilasciato dall’Asst che comprovi l’impossibilità o la capacità gravemente ridotta di deambulare oppure una copia della patente di guida speciale che ne attesta la condizione. Gli elettori affetti da infermità che non possono lasciare la propria abitazione possono votare presso il proprio domicilio. Mentre gli elettori fisicamente impediti ad esercitare autonomamente il diritto di voto (ciechi, amputati delle mani, affetti da paralisi o da altro impedimento di analoga gravità) possono farsi accompagnare in cabina elettorale da una persona di fiducia, liberamente scelta, purché iscritta nelle liste elettorali di un qualsiasi Comune d’Italia.