Un percorso condiviso clinico e organizzativo multidisciplinare per favorire l’uniformità delle cure ai pazienti con tumore alla mammella e ai soggetti a rischio, attraverso nuove linee guida per le strutture sanitarie che costituiscono la ‘Rete dei Centri di Senologia’.
Lo prevede una delibera approvata dalla giunta della Regione Lombardia: l’obiettivo è evitare la dispersione e duplicazione dell’offerta sanitaria, garantendo alti standard di sicurezza, equità di accesso, fruibilità e competenza. Azioni possibili ottimizzando l’efficienza del sistema regionale, migliorando l’integrazione con il programma di screening mammografico e promuovendo la diagnostica clinica del territorio. Il percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA), elaborato dalla Commissione tecnica ‘Breast Unit’ della Rete Oncologica Lombarda (ROL), nasce dalle evidenze più recenti della letteratura e fa riferimento ai vari modelli di organizzazione a rete dei servizi oncologici nazionali e internazionali.
Il documento è progettato in cinque macrofasi (prevenzione, diagnosi, terapia, follow-Up, cure palliative e fine vita) che si integrano con ulteriori macrofasi (cure simultanee, psico-oncologia e comunicazione), che prevedono l’erogazione delle ‘intervention’ in modalità trasversale rispetto alle cinque macrofasi strutturali principali, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza di cura. Il PDTA, inoltre, valorizza l’attività di formazione dei professionisti della Rete e di empowerment ed engagement del paziente, con l’obiettivo di renderlo informato, consapevole e partecipe nel processo di cura e nell’attuazione di stili di vita sani.
Un percorso possibile grazie anche al supporto e al coinvolgimento delle associazioni dei pazienti, da tempo una presenza solida e capillare nei Centri di Senologia regionali.Il documento prevede anche il coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale e dei professionisti del territorio tenendo in considerazione le diverse realtà assistenziali esistenti sul territorio di Regione Lombardia. La delibera prevede, infine, l’estensione dell’esenzione regionale dal ticket sanitario anche ai soggetti di sesso maschile per le prestazioni di specialistica ambulatoriale correlate alla prevenzione dell’insorgenza del tumore alla mammella, secondo le modalità operative indicate per le esenzioni per le patologie croniche