Nel lo scorso dicembre, al termine della campagna antibracconaggio del Gruppo Carabinieri Forestale di Milano, la Stazione Carabinieri Forestale di Magenta ed il Nucleo Cites di Milano hanno individuato una persona mentre trasportava passeriformi acquisiti illegalmente.
Ad un controllo notturno effettuato sul territorio di Trezzano sul Naviglio, all’interno di un furgone, i carabinieri hanno trovato 124 esemplari vivi di avifauna autoctona, tutti privi di anello e di probabile origine selvatica. I carabinieri sono passati così alla perquisizione domiciliare: in casa dell’uomo sono stati rinvenuti numerosi strumenti illegali di cattura di vario genere e ulteriore avifauna selvatica autoctona.
In totale sono stati trovati e sequestrati 142 passeriformi: 104 cardellini, 25 verzellini e 6 fanelli, specie particolarmente protette in quanto tutelate anche dalla Convenzione di Berna, e di 7 verdoni, esemplari tutelati dalla normativa nazionale. Tutti gli esemplari sequestrati sono stati affidati in custodia al Centro Recupero Animali Selvatici di Vanzago, per la loro reintroduzione in natura una volta curati ed accertata la loro attitudine alla vita selvatica.
Inoltre, sono state sottoposte a sequestro anche un totale di 14 reti da uccellagione, 14 tagliole, 28 archetti e 2 richiami elettroacustici, tutti strumenti il cui uso è vietato dalla legge nazionale e, plausibilmente, utilizzati per la cattura degli esemplari. La persona, un cittadino italiano residente nell’area metropolitana di Milano, è stata denunciata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano per furto aggravato e detenzione illecita di specie tutelate dalle leggi nazionali.
«Si tratta – spiegano dai carabinieri – del terzo intervento di contrasto alla cattura illegale di avifauna operato nel corso della passata stagione venatoria nell’area metropolitana di Milano. Nel passato mese di luglio erano già stati sequestrati 41 passeriformi e 10 gabbie di cattura durante una triplice perquisizione effettuata a carico di tre persone, residenti nei comuni di Magnago, Legnano e Vanzaghello. Nel mese di ottobre un’altra persona, residente a Nerviano (Mi), era stata denunciata per furto venatorio e gli erano stati sequestrati 41 passeriformi oltre a 4 reti da uccellagione, unitamente a 22 testuggini di terra detenute illegalmente.Purtroppo, anche nell’area metropolitana di Milano esiste una fortissima incidenza di reati contro la fauna nazionale. I passeriformi canori, sul mercato nero, hanno un alto valore, possono arrivare a costare anche alcune centinaia di euro. Per questa ragione il prelievo illegale è ancora assai diffuso su tutto il territorio nazionale.La tutela dell’avifauna autoctona costituisce una parte essenziale della difesa della biodiversità. Per i Carabinieri Forestali l’azione di contrasto ai crimini contro il mondo animale ed alla biodiversità naturale del Paese resta un impiego prioritario. L’azione di tutela e di repressione contro le catture illegali di fauna protetta proseguirà oltre, a salvaguardia del patrimonio ambientale e faunistico nazionale».