Approvata la Milano-Limbiate: «Ma non si parla più della riattivazione del servizio»

Lo scorso 1 dicembre è stato approvato dalla giunta del Comune di Milano il progetto definitivo della nuova tranvia Milano-Limbiate, comprensivo dei costi aggiuntivi che si vorrebbero inserire nella prossima Finanziaria in modo da poter avviare le procedure di gara nel 2023

«Siamo molto soddisfatti di questo atto e dell’intenzione di velocizzare l’iter il più possibile – dichiarano dall’Associazione Utenti del Trasporto Pubblico e dal Gruppo Facebook ‘Salviamo il tram della Comasina’ -.Tutto bene dunque? Purtroppo no. A margine di questo atto, anche se non è stato esplicitamente detto, pare che si sia anche deciso di non dar corso alla riattivazione del servizio tranviario sulla linea esistente, lasciando gli utenti, per anni, in balìa dei ritardi del servizio autobus sostitutivo che, tra Milano e Varedo, è ingolfato nel traffico della Comasina. Una bella ‘doccia fredda’, dopo che avevamo dato per scontato che si procedesse al ripristino del tram».

Proseguono dalle due associazioni: «Ciò è confermato dal fatto che sembrerebbe che, con la prossima settimana, inizi la dismissione del deposito di Varedo che è stato tenuto attivo fino ad ora proprio in vista della riattivazione del servizio tranviario, almeno tra Milano e Varedo. Ci è stato detto che Atm ha presentato lo studio per la riattivazione del servizio tra Milano e Varedo ma nessuno ci ha mostrato questo documento che ci piacerebbe vedere. Quindi, in base alle solite ‘voci di corridoio’, il tutto verrebbe giustificato dal fatto che, siccome si intende procedere velocemente con il nuovo progetto (11 mesi per la gara d’appalto più un altro anno circa per il progetto esecutivo, validazione dello stesso ed altri adempimenti), i lavori potrebbero cominciare entro la fine del 2024. Di contro, la riattivazione del servizio tranviario tra Milano e Varedo richiederebbe 9 mesi ed avrebbe un costo di circa 6 milioni. Non sarebbe quindi opportuno procedere alla riattivazione del servizio tranviario».

L’Associazione Utenti del Trasporto Pubblico e il Gruppo Facebook ‘Salviamo il tram della Comasina’ hanno quindi proposto alcune riflessioni: «Ci pare molto improbabile che si riesca ad iniziare i lavori entro il 2024; l’opera è complessa, il progetto esecutivo (comprensivo dell’approvvigionamento materiali) deve essere redatto dall’appaltatore e validato, con tutti gli adempimenti ed i problemi che abbiamo già sperimentato con la Milano- Seregno; in base al cronoprogramma, i lavori dureranno 43 mesi: ciò significa che la nuova linea, nella migliore delle ipotesi, aprirà a metà del 2028, il che implica quasi 6 anni di servizio autobus; si era valutato di iniziare i lavori a partire dal lotto 2 (Varedo-Limbiate) in modo da limitare al massimo la chiusura della linea tranviaria da Milano a Varedo (ipoteticamente 2 anni); in pratica la linea potrebbe funzionare almeno fino al 2026, mettendosi anche al riparo da eventuali (e probabili) ritardi; se si fosse presa una decisione tempestiva dopo la redazione da parte di ATM dello studio presentato ad agosto, i lavori, sia pure solo tra Milano e Varedo, sarebbero prossimi all’inizio; le nostre sollecitazioni sono però sempre cadute nel vuoto;si dice che sarebbero soldi sprecati: capiamo la perplessità ma la stessa operazione è stata fatta nel 2012 con un orizzonte di esercizio di 3/5 anni ed i lavori sono stati fatti in 5 mesi».

Concludono dalle due associazioni: «Si possono considerare sprecati dei soldi utilizzati per dare all’utenza un migliore servizio, togliere dalla strada decine di autobus inquinanti e minimizzare il disagio degli utenti, riducendo al minimo indispensabile la chiusura della linea nella sua parte più utilizzata? Si tratta quindi di una decisione politica, non solo tecnica. Auspichiamo che ci sia ancora spazio per un ripensamento e chiediamo di poter avere lo studio di Atm per il ripristino del servizio tra Milano e Varedo, almeno per trasparenza.Dobbiamo dire che ci sentiamo un po’ presi in giro, sia dal Comune di Milano che, con il Sindaco Sala, ci aveva prospettato una positiva soluzione della questione, sia da Regione Lombardia che, dopo essersi dichiarata disponibile ad assumersi l’onere della riattivazione del tram, non ha portato avanti concretamente questa iniziativa. I piccoli Comuni ci hanno sempre sostenuto ma forse ora si sono fatti convincere a desistere.Restiamo in attesa di una risposta che auspichiamo positiva per gli utenti».