Sabato 26 novembre si è svolta la 26esima Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, una giornata resa possibile da tanti volontari che si sono messi a disposizione in tutta la Lombardia.
«Grande la disponibilità e l’entusiasmo dei volontari e tante le testimonianze di persone che con generosità hanno donato in oltre 1.700 punti vendita in tutta la Lombardia circa 1.700 tonnellate di alimenti che verranno distribuite a più di 220.000 persone in stato di bisogno assistite dalle oltre 1.140 strutture caritative partner di Banco Alimentare della Lombardia. La raccolta complessiva in Italia è stata di circa 6.700 tonnellate», hanno spiegato gli organizzatori del Banco Alimentare. A Milano e hinterland sono stati raccolti 598.286 chilogrammi.
«Mai come in questo anno la situazione economica e l’aumento dei prezzi hanno reso difficile a tante persone il donare qualcosa in più – proseguono dal Banco Alimentare -. I nostri volontari hanno comunque raccolto tantissime testimonianze di generosità, tra le quali quella di Carlo, malato di SLA, che ha voluto contribuire chiedendo alla moglie di fare la spesa, quella di una coppia di sposi che, appena dopo la cerimonia, ha indossato la pettorina arancione dei volontari a testimonianza della loro partecipazione; tanti segni di una generosità e di un’attenzione per gli altri in un momento di grave emergenza economica e sociale».
«Anche quest’anno la Giornata della Colletta – afferma Dario Boggio Marzet, Presidente di Banco Alimentare della Lombardia – è stata un momento di grande partecipazione e sostegno nella gioia dell’incontrarsi per donare una spesa a chi è meno fortunato. Un gesto semplice e concreto condiviso da oltre 40.000 volontari e tantissimi donatori che vogliamo ringraziare sentitamente per la partecipazione nonostante la congiuntura economica particolarmente difficile. Le circa 1.700 tonnellate di alimenti raccolti permetteranno a Banco Alimentare ed alle Strutture Caritative partner di distribuire quasi 3 milioni e mezzo di pasti, un grande aiuto in un momento di crescita del bisogno alimentare ed una testimonianza concreta di solidarietà e del desiderio di bene presente nella società».