C’è anche il Nordmilano nella top 10 delle scuole del territorio. È stata appena pubblicata l’edizione 2022/2023 della classifica di Eduscopio, il progetto della Fondazione Agnelli che valuta la didattica degli istituti italiani.
Tra le migliori scuole di Milano e hinterland svetta, per i licei classici, il Casiraghi di Cinisello Balsamo – primo tra i pubblici – che si piazza al secondo posto, subito dopo il Sacro Cuore di Milano. A seguire ci sono Alexis Carrel (paritaria), il Berchet, l’Educandato Setti Carraro, il Carducci e il Manzoni. Tra i licei scientifici, l’Ernesto Breda di Sesto San Giovanni è in settima posizione, mentre sul podio ci sono i milanesi Da Vinci, Volta e Sacro Cuore. I migliori licei linguistici sono Manzoni, Zaccaria e Setti Carraro dalla Chiesa. Fra i licei delle scienze umane si conferma al primo posto il Virgilio, mentre al secondo si colloca l’Erasmo da Rotterdam di Sesto San Giovanni. Sesto spicca anche tra gli istituti tecnici tecnologici: l’Altiero Spinelli conquista la sesta posizione; in prima c’è il Mattei di Milano. Sul podio dei professionali Carlo Porta, Galilei Luxemburg e Brera-Lagrange: tutti istituti a Milano città.
La classifica, consultabile cliccando qui, valuta i risultati raggiunti dai diplomati (esiti universitari e lavorativi), per trarne indicazioni sulla qualità dell’offerta formativa delle scuole da cui provengono. Vengono presi in considerazione i dati amministrativi relativi alle carriere universitarie e lavorative dei singoli diplomati raccolti dai Ministeri competenti. A partire da queste informazioni vengono costruiti degli indicatori rigorosi che consentono di comparare le scuole per i percorsi universitari si valutano gli esami sostenuti, i crediti acquisiti e i voti ottenuti dagli studenti al primo anno di università, quello maggiormente influenzato dal lavoro fatto durante gli anni della scuola secondaria. Questi indicatori riflettono la qualità delle ‘basi’ formative, la bontà del metodo di studio e l’utilità dei suggerimenti orientativi acquisiti nelle scuole di provenienza.
«Per molte ragazze e molti ragazzi il passo successivo al diploma è l’accesso ai corsi universitari; si tratta in prevalenza di studenti che hanno frequentato corsi di studio di tipo liceale e un buon numero di studenti con alle spalle studi tecnici (circa il 40%). Invece, la rimanente parte degli studenti che hanno conseguito un diploma tecnico e circa l’80% dei diplomati che hanno frequentato un istituto professionale si orientano verso un ingresso nel modo del lavoro», si legge sulla piattaforma di Eduscopio.