La prima importante opera che sorgerà nelle ex aree Falck e inizierà a disegnare la città di domani: è stato presentato nella sala del consiglio comunale di Sesto San Giovanni il progetto del nuovo studentato.
Un’opera che conterà 550 camere, 5300 metri quadri di spazi comuni, 770 metri quadri di aree verdi: alla presentazione del progetto sono intervenuti il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano, l’assessore all’Urbanistica Antonio Lamiranda, l’amministratore delegato di Milanosesto S.p.A Luciano Carbone, Carlo Valsecchi Hines Europe Vice President e l’architetto di Park associati Michele Rossi, che ha presentato in dettaglio il nuovo studentato.
«Sarà il primo progetto che si vedrà entrando da Milano, dunque la porta del nuovo sviluppo, ma anche quello che si confronta di più con l’architettura esistente. Il nostro progetto si affaccia sulla futura piazza dello studentato e abbiamo cercato di far dialogare l’opera con l’esterno», ha dichiarato l’architetto Michele Rossi. Infatti, il piano terra dello studentato è stato progettato in continuità con la piazza esterna: un’area di incontro interna, dunque, che riprende i valori del fare comunità. L’esposizione dell’architetto si è concentrata poi sulle scelte cromatiche del progetto: «Due anime che cromaticamente e architettonicamente parlano due linguaggi diversi: all’esterno si sposano con la città esistente, con il color mattone che richiama l’anima storica di Sesto ma in un’interpretazione contemporanea, mentre all’interno ci sarà un colore luminoso e riflettente, in rapporto con il progetto del quartiere Unione 0». L’architetto Rossi ha poi illustrato come sarà il cuore dell’edificio, dal lucernario, agli spazi verdi, le aree comuni e le camere degli studenti. Ma non solo, il nuovo studentato avrà anche una sala cinema e una palestra.
«Stiamo disegnando la Sesto del futuro con tanti progetti che coinvolgono le aree dismesse – ha commentato il sindaco Roberto Di Stefano -. Con l’avvio dei cantieri il tessuto urbano si sta trasformando, ricordando sempre il nostro passato ma guardando anche al futuro con una logica moderna. I progetti, che portano firme importanti, sono condivisi ascoltando le sensibilità del territorio e analizzando anche quali sono le aspettative del mercato. La Sesto del futuro è il volano dell’area metropolitana che sta riuscendo a catalizzare i maggiori investimenti».
«Sesto è la più grande area industrializzata d’Europa in fase di riconversione generale: un intervento che ha una visione nazionale e internazionale – ha commentato l’assessore Antonio Lamiranda -. La città esistente inizia a conciliarsi con la città del futuro. Nei prossimi 5 anni, tra investimenti pubblici e privati, verranno superati i 3,5 miliardi di euro di risorse spese per il territorio sestese. Il 20 per cento degli abitanti del Comune di Milano hanno intenzione prossimamente di spostarsi nella prima fascia dell’hinterland: il Comune di Sesto si sta attrezzando meglio di chiunque per soddisfare questo fabbisogno».
Luciano Carbone ha sottolineato come lo studentato sia il fulcro dell’intero progetto di rigenerazione urbana: «Lo studentato è l’archetipo del progetto di rigenerazione urbana perché è la prova tangibile che ci stiamo occupando di tutti. Sorgeranno uffici, alberghi e case, ma ci sarà la possibilità per chi vuole trasferirsi a Sesto di avere le condizioni ambientali ed economiche per poterlo fare».
Carlo Valsecchi ha evidenziato come il progetto intercetti i bisogni dei giovani che vengono a studiare a Milano: «Creare uno studentato significa investire sul capitale umano. Sesto è ben collegata sia con Milano che con la Brianza: si può dare un’offerta di servizi economicamente vantaggiosi. Lo studentato è un posto dove i giovani possono vivere in comunità e coltivare le relazioni che li aiuteranno nella futura attività professionale».