Milano, furti e rapine: 6 arresti della polizia nel campo nomadi di via Chiesa Rossa

Immagine di repertorio

Nei giorni scorsi la polizia di Stato ha arrestato a Milano cinque uomini e una donna, tutti con precedenti, che vivono nel campo nomadi di via Chiesa Rossa a Milano.

Le sei persone sono gravemente indiziate di essere gli autori di almeno otto episodi delittuosi, tra furti e rapine aggravate, commessi dal 5 ottobre 2020 e fino al 10 ottobre scorso. Le indagini hanno preso il via a seguito della rapina risalente al 5 ottobre 020, quando due corrieri di un noto rivenditore di mobili, dopo aver incontrato una donna, la quale avrebbe dovuto pagare la merce scaricata nei pressi del campo, sono stati aggrediti e minacciati da almeno dieci persone che li hanno costretti ad allontanarsi senza ricevere il pagamento dei divani né la restituzione della merce.

Condotte analoghe sono state registrate il 18 e il 25 febbraio 2021, quando i corrieri di due diverse consegne, dopo essere entrati nel campo, vedevano sottrarsi i beni da consegnare e costretti ad allontanarsi a causa degli atteggiamenti intimidatori e dalla presenza di più persone. Da ultimo, il 10 ottobre scorso un privato, dopo essere stato convinto a portare la sua moto, messa in vendita su internet, nei pressi del campo, è stato colpito da un ragazzo, che si era interessato all’acquisto, il quale, montato in sella, è scappato col mezzo.

Nel mezzo tra questi episodi, sono stati registrati altri casi molto simili, anche se l’assenza esplicita di minaccia o violenza ha indotto a qualificarli come furti aggravati dal mezzo fraudolento: il 10 febbraio scorso un corriere, dopo aver consegnato merce ordinata su internet, non ha ricevuto il pagamento del prezzo, visto che il soggetto a cui l’aveva consegnata ha fatto perdere le sue tracce nel campo. Il 14 febbraio del 2021, invece, un soggetto ha sottratto a un privato, contattato su internet, la moto che questi gli aveva mostrato, con il pretesto di farci un giro per provarla. Allo stesso modo, quello che poi si è rivelato essere lo stesso autore, il 29 marzo 2021, appena un mese dopo, ha rubato un’altra moto e il 10 maggio successivo una bicicletta, tenendo una condotta identica in tutti e tre i casi.

Le 6 persone sono state portate a San Vittore, a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’interrogatorio di garanzia.