Le macchine, cosi come le abbiamo conosciute, sono arrivate al capolinea nella storia, saranno solo un lontano ricordo. Comincia una nuova era per i veicoli, non più a combustione interna come diesel o benzina ma rigorosamente elettrici: questa è l’intesa raggiunta dopo un lungo percorso tra Consiglio UE, Eurocamera e Commissione UE.
Il macroniano Pascal Canfin, attuale presidente nel Parlamento UE della Commissione ambiente, come riporta Ansa, si dichiara molto soddisfatto in quanto la decisione di non vendere più dal 2035 le auto di nuova produzione diesel o benzina sancisce un momento epocale. Il pacchetto di intesa prevede anche la costituzione di un fondo di transizione nel 2025 per i dipendenti del settore automobilistico e nel 2023 una legge mirata faciliterà l’espansione delle flotte aziendali. Il tema dell’occupazione si conferma uno dei più delicati di questo storico passaggio.
L’intesa politica che dovrà essere formalmente approvata dal Consiglio UE e dall’Eurocamera traccia la strada sulla quale si dovranno mantenere i costruttori: entro il 2030 dovranno essere limitate le emissioni di gas serra nelle auto nuove del 55% e nei veicoli commerciali del 50%, e solo i piccoli produttori in linea con l’emendamento Motor Valley non dovranno immettere nel mercato veicoli con migliorie che riguardano le emissioni ma, fino al 2035, potranno produrre le loro auto. L’intesa prevede che il meccanismo di incentivi normativi sia premiante per i veicoli a zero o basse emissioni di gas serra fino al 2030 e se un produttore consegue gli obiettivi di vendita di veicoli a zero o basse emissioni, potrebbe essere agevolato con obiettivi di CO2 meno severi.
L’accordo prevede una clausola che impone nel 2026 di analizzare la situazione affinché la Commissione valuti quali sono realmente i progressi tecnologi raggiunti, anche per le tecnologie ibride, così da modulare o in caso rivedere nei tempi e nei valori, gli obiettivi di riduzione emissioni al 100%. Di questa intesa e di quanto verrà stabilito formalmente, sarà soddisfatta Legambiente che, con la diffusione del dossier ‘Mal’aria 2022 edizione autunnale. Verso città mobilità emissioni zero’ disponibile sul sito dell’Associazione da metà ottobre, fa il punto sull’inquinamento atmosferico e auspica un potenziamento di servizi e mezzi green, accelerando il percorso di decarbonizzazione dei trasporti urbani e per il quale sottolinea che sarà fondamentale l’integrazione tra le strategie europee, nazionali e regionali.