La polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, ha eseguito nei giorni scorsi il fermo di polizia giudiziaria di un uomo di 44 anni ritenuto responsabile di 7 rapine, commesse e tentate nelle ultime tre settimane, ai danni di esercizi commerciali in zona Porta Venezia.
Gli agenti della volante del Commissariato Garibaldi Venezia lo scorso 17 settembre sono intervenuti per la rapina segnalata a un supermercato di via Filzi: la 23enne addetta alla cassa ha dichiarato ai poliziotti che un uomo, verso le 17.30, dopo aver poggiato con fare minaccioso una lattina di birra sul nastro, le ha intimato di consegnargli l’incasso facendole credere di essere in procinto di estrarre un coltello dalla tasca dei pantaloni prima di prendere le banconote e scappare.
Le successive analisi condotte dagli agenti della Polizia Scientifica sulla scena della rapina e l’analisi delle immagini del circuito di videosorveglianza hanno permesso ai poliziotti dell’Ufficio Statistiche ed Analisi Criminale della Divisione Anticrimine di fornire agli investigatori di via Schiapparelli una serialità denominata ‘il cliente’ e attribuire all’autore verosimilmente anche la rapina commessa, alle 5.45 dello stesso giorno, ai danni di un edicolante sito all’inizio di corso Buenos Aires, quando, dopo aver dato una spinta al dipendente dell’edicola, si era impossessato del denaro contante custodito nel registratore di cassa.
Il 28 settembre alle 18.45 e il 4 ottobre alle 14 sono state compiute altre due rapine a un negozio di cosmesi in corso Buenos Aires il cui titolare, nello sporgere denuncia, sottoposto a individuazione fotografica, ha riconosciuto l’indagato quale autore. L’analisi di due rapine tentate il 20 settembre alle 18.30 e il 3 ottobre alle ore 10.45 all’interno di un ristorante di via Panfilo Castaldi e di quella tentata, alle 19 del 4 ottobre, al negozio di cosmesi già rapinato due volte, ha portato i poliziotti del Commissariato Garibaldi Venezia ad attribuire all’uomo, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari da cui era evaso, i 7 episodi criminosi compiuti sempre con un peculiare modus operandi: dapprima effettuando sopralluoghi degli esercizi commerciali da rapinare, poi intimidendo i titolari e i dipendenti e, infine, portando a segno l’asportazione di merce o contanti.