Cinisello, caso Grugnotorto: «Anche il centrodestra fu a favore dell’acquisizione delle aree»

Le condanne arrivate nei giorni scorsi nei confronti dell’ex sindaco di Cinisello Balsamo Siria Trezzi, per il marito Roberto Imberti, per l’ex assessore Ivano Ruffa e l’ex consigliere comunale Franco Marsiglia hanno acceso il dibattito politico in città.

Al centrodestra ha replicato in una lunga nota il Partito Democratico: «Il comunicato firmato dal sindaco e dai partiti di centrodestra in merito all’esito del primo grado di processo afferma gravi inesattezze rispetto all’Accordo di programma e ai presunti danni per la città», dichiarano i democratici.

Proseguono dal Pd: «L’accordo di programma fu avviato per rispondere a degli evidenti interessi pubblici, innanzitutto, come strumento negoziale per rispondere all’esigenza di realizzare un parcheggio d’interscambio là dove era previsto il capolinea della M1 e in quel momento anche della M5. Al suo interno, inoltre viene definito l’utilizzo degli oneri per una serie di opere di riqualificazione (piazza Gramsci e piazza Italia in primis) e per un’importante azione di compensazione ambientale con un fondo di 16 milioni di euro per acquisire a proprietà pubblica le aree del Grugnotorto. Quest’ultima scelta viene definita incomprensibile dai partiti di centrodestra, peccato che sia stata adottata in coerenza con l’Ordine del Giorno votato nella quasi unanimità dal Consiglio Comunale il 17 gennaio 2013, quindi votato proprio dai rappresentanti del centrodestra, tra cui gli attuali assessori Berlino, Zonca e Visentin. Acquisire le aree avrebbe inoltre favorito la chiusura di un contenzioso con le proprietà delle aree che consideravano illegittimo l’aver cancellato le previsioni del PRG e chiedevano danni milionari al Comune.

Spiegano dal Pd: «Ricordiamo poi che tale accordo fu definito ad un tavolo regionale con il concorso di tecnici sia regionali, sia della città metropolitana nonché comunali, che non hanno mai rilevato alcuna irregolarità. Tali atti sono tutt’ora validi e, se l’attuale amministrazione avesse avuto dei dubbi sullabontà dello stesso avrebbe potuto cambiarli in qualunque momento, cosa che ancora ad oggi non è mai avvenuta. Nel frattempo, in relazione a tale accordo, il Comune ad oggi ha già incassato ingenti risorse: circa 10,6 milioni di euro di oneri di urbanizzazione, 5,7 milioni di euro di contributi commisurati ai costi di costruzione e 1,2 milioni di euro per le compensazioni socioeconomiche a favore del commercio locale, fondi questi ultimi che ha già iniziato ad utilizzare. È chiaro che il sindaco e i partiti di maggioranza usano questa vicenda per nasconderel’immobilismo di questi anni di governo, dove l’unica cosa che hanno fatto è stata portare avanti i progetti ereditati dal passato (compresa la proroga del PGT vigente), contraddicendo al contempo interi obiettivi del proprio programma di governo».

Nel chiudere la propria nota, il Pd passa al contrattacco e punta il dito contro il centrodestra: «Parlare di idee e proposte è chiaramente più difficile che strumentalizzare una sentenza giudiziaria, di cui ancora non sono note le motivazioni, e di primo grado, dunque a procedimento non ancora concluso, che riguarda i singoli e spalare invece fango su un’intera comunità di persone, quella del Pd, fatta di tanti militanti, simpatizzanti e amministratori, che nella sua storia si è sempre impegnata per il bene della città. Come Partito Democratico non accetteremo questo gioco. Cinisello Balsamo ha bisogno di essere rilanciata e per fare questo bisogna parlare del suo futuro, una sfida che affronteremo insieme ai cittadini».