È arrivata lunedì 10 ottobre la condanna in primo grado per l’ex sindaco di Cinisello Balsamo Siria Trezzi e per il marito Roberto Imberti. Al centro della vicenda giudiziaria c’è l’operazione urbanistica nel parco Grugnotorto: Trezzi e Imberti sono stati condannati dal gup di Monza Francesca Bianchetti a 4 anni di reclusione con l’accusa di corruzione.
Sulla questione è intervenuto l’avvocato dell’ex sindaco Trezzi, Vinicio Nardo, che ha rilasciato al Gazzettino Metropolitano dichiarazioni in merito alla vicenda.
Quali saranno le prossime tappe dell’iter giudiziario?
«La richiesta di rito abbreviato è stata fatta e sono state acquisite delle prove importanti: erano quelle che ci interessavano, ovvero le prove dei consulenti sulla questione urbanistica. Ora il processo andrà avanti con l’appello e gli altri gradi di giudizio. Prossima tappa dell’iter giudiziario sarà la deposizione della sentenza, che è prevista entro 90 giorni dalla condanna. L’atto di appello penale sarà depositato nella cancelleria del giudice che ha emesso il provvedimento entro metà marzo, mentre per il processo di appello si dovrà aspettare, presumibilmente, la fine del 2023».
Cosa pensa della condanna?
«Questa è una condanna francamente inaspettata e che riteniamo ingiusta. Una condanna di questo tipo non solo mina la reputazione della mia assistita, ma è un danno anche dal punto di visto economico: la provvisionale di 200mila euro concessa al Comune è molto alta e si tratta di una cifra inusuale».
L’ex sindaco Trezzi si è sempre dichiarata innocente: come giudica le accuse?
«L’istruttoria dibattimentale, con l’esame dei consulenti, ha dimostrato che l’assunto accusatorio si fondava su elementi tecnici sbagliati: non sono corretti dal punto di vista amministrativo e c’è una sentenza del Tar che lo dice».