L’Associazione Culturale Ospedali Storici Italiani (Acosi) dopo anni di lavoro, è riuscita a siglare un protocollo tra l’Associazione, il Ministero della Salute e il Ministero della Cultura che, permetterà di aprire al pubblico per una occasione speciale, i 13 principali Ospedali storici Italiani che sono presenti in 12 città, tra cui Milano, Brescia, Venezia, Firenze, Napoli.

Questi luoghi di cura, sono contemporaneamente anche splendidi capolavori dell’architettura e dell’arte e sono meritevoli di essere vissuti in un contesto diverso che, per una giornata, accoglierà visite guidate, concerti, presentazioni di libri e convegni. Un lavoro durato tre anni ha permesso di riunire in questa associazione culturale i più belli ed antichi nosocomi italiani, dal Ca’ Granda di Milano agli Spedali Civili di Brescia, all’Ospedale Santa Maria Nuova di Firenze agli Incurabili di Napoli.

Questa iniziativa chiamata ‘Porte Aperte’, aprirà i battenti in contemporanea in tutte e 13 le storiche strutture il 9 ottobre, in occasione della Prima Giornata Nazionale Ospedali Storici Italiani e l’obiettivo sarà condividere con il pubblico, un patrimonio storico di edifici e strutture notoriamente percepite solo come luoghi di assistenza e di cura ma che, per un giorno, si presenteranno come contesti monumentali nei quali a pochi metri da apparecchiature medicali all’avanguardia o da aree occupate da attività sanitarie, si ammireranno capolavori artistici che meritano di essere fruiti dal pubblico esterno.

Come riporta l’Ansa, Edgardo Contato Presidente di Acosi e direttore dell’azienda sanitaria di Venezia, spiega, che il fascino di questa operazione fortemente voluta, risiede nel dare vita a luoghi in cui tra mura antiche si pratica la medicina più moderna e in cui architettura, arte, sapere medico e storia sociale si fondono, animando spazi unici nel loro genere e a partire da questa giornata, quella che è stata per anni una felice intuizione anche se solamente per 24 ore, diventerà una splendida realtà.