È stato inaugurato nella mattinata del 27 settembre presso l’Ospedale Buzzi, alla presenza di Elena Parravicini, Direttore Medico di Presidio Ospedale Buzzi, il nuovo ecografo di ultima generazione donato a Fondazione Buzzi dall’Istituto Ganassini, tra i più attivi sostenitori per lo sviluppo dell’ostetricia dell’Ospedale milanese.
Il nuovo macchinario di altissima gamma, all’avanguardia nella diagnostica, è uno strumento fondamentale che permetterà all’unità di Diagnosi Prenatale e Terapia Fetale dell’Ospedale Buzzi di Milano di individuare precocemente i casi a rischio, analizzare la complessità dell’anomalia eventualmente riscontrata e seguire nel tempo l’evoluzione delle varie complicanze. L’unità di Diagnosi Prenatale e Terapia Fetale dell’Ospedale Buzzi di Milano è un centro di riferimento nazionale per la gestione delle gravidanze gemellari complicate e per la terapia di patologie fetali dal 2004, epoca in cui venne eseguito, ad opera del prof. Nicolini, il primo intervento in Italia di separazione delle circolazioni placentari di gemelli monocoriali durante la vita intrauterina.
La professoressassa Irene Cetin, Direttore/Responsabile Ostetricia, Ginecologia e Neonatologia Ospedale V. Buzzi ha affermato: «Ad oggi, sono state eseguite più di 500 procedure di questo tipo sui gemelli e oltre 200 trattamenti su feti singoli per altre patologie gravi che possono comparire durante la vita in utero, come l’anemia fetale, il versamento pleurico o le ostruzioni delle vie urinarie».
«Nel 10% delle gravidanze gemellari originate da un singolo zigote – ha dichiarato il Dr. Mariano Lanna, Responsabile di Medicina e Chirurgia Fetale dell’Ospedale V. Buzzi – la condivisione di una stessa circolazione placentare da parte di entrambi i gemelli può portare allo sviluppo della sindrome da trasfusione feto fetale che, se non trattata, può avere un esito infausto. La terapia in utero ha lo scopo di modificare la prognosi di tale patologia e consentire la nascita, ad epoche gestazionali adeguate, di neonati a minor rischio di complicanze».
In occasione dell’incontro, che ha visto la relativa scopertura della targa dedicata, è stata organizzata una visita agli ambulatori, dove si è assistito al funzionamento del nuovo ecografo. Oltre all’esperienza degli operatori che sono specificamente dedicati allo studio di tali problematiche, è necessario un continuo aggiornamento delle attrezzature di supporto, con ecografi di ultima generazione. L’impegno a sostenere sempre la Medicina e la Chirurgia fetale è all’ordine del giorno per Fondazione Buzzi, costantemente impegnata nella realizzazione di progetti, che grazie al contributo di importanti partner come Ganassini, contribuiscano alla realizzazione del Nuovo Grande Buzzi.
«Siamo grati a Istituto Ganassini per questa generosa donazione – ha affermato Ida Salvo, Consigliera della Fondazione dell’Ospedale dei bambini Buzzi – L’ecografo di ultima generazione arricchirà ulteriormente la dotazione tecnologica dell’unità di Diagnosi Prenatale e Terapia Fetale dell’Ospedale Buzzi di Milano, ampliandone significativamente le potenzialità diagnostiche e garantendo cure sempre più all’avanguardia».
«Da molti anni – ha concluso Domenico Ganassini, Presidente di Istituto Ganassini – la nostra azienda ha tradotto la sua anima dedita all’innovazione e l’amore per il mondo medico nel sostegno all’ospedale Buzzi di Milano. Questo nuovo ecografo permetterà di aiutare moltissimi bambini e genitori e siamo estremamente felici di avere donato loro una speranza concreta».