Eccoci presenti per un’altra stagione di notizie e commenti. Questa volta sotto ai nostri riflettori c’è l’accesso alla Facoltà di Medicina, ai test. Intanto va fatta una premessa che in Italia ci sono sempre meno medici ed entro il 2024 ne mancheranno 40mila. Circa 65mila aspiranti camici bianchi hanno preso parte ai test, ma soltanto poco più di 16 mila (700 in più rispetto allo scorso anno) potranno frequentare il corso: 1 su 4.
A Roma non sono mancate le proteste da parte degli studenti. Test che sono obbligatori anche per altre facoltà come ad esempio Veterinaria e Architettura, mentre a discrezione di alcune università Ingegneria, Giurisprudenza ed Economia. Tornando a Medicina, bisognerebbe fare un passo indietro fino al 1923, quando per entrare nella facoltà bisognava aver fatto il liceo classico. Successivamente venne riconosciuto anche lo scientifico e infine, dal 1969, tutti i diplomi. Poi, dal 1999, ecco invece il numero chiuso con tanto di test o se preferite quiz alla Rischiatutto, (nota trasmissione televisiva degli anni Settanta) del mitico Mike Bongiorno. Insomma, battute a parte, sarebbe ora di toglierli.
Il Termometro Nazionale, l’editoriale del Gazzettino Metropolitano, è a cura del direttore Marco Fabriani.