Un consumo più consapevole da parte dei cittadini, diversificazione della provenienza del gas importato e aumento della produzione interna al fine di implementare l’indipendenza energetica: sono queste le prescrizioni del ‘Piano nazionale di contenimento di consumi del gas naturale’ reso pubblico oggi dal ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani consultabile cliccando qui.
A partire dalla diversificazione dell’approvigionamento che «dalla seconda metà del 2024 consentirà di ridimensionare drasticamente la dipendenza dal gas russo, e comunque di ridurre l’uso del gas in generale», la misura voluta dal Governo ha come obiettivo quello di ridurre il prezzo del gas e «garantire la sicurezza degli approvvigionamenti nazionali», con una copertura degli stoccaggi di gas che arrivi al 90 per cento per poter affrontare il prossimo inverno.
Per far sì che il piano diventi attuale, viene chiesto un sacrificio agli italiani che dovranno attenersi ad alcune regole. La prima, che sarà effettiva entro questo mese attraverso un decreto del Ministero della Transizione ecologica, riguarda le famiglie, gli uffici e gli esercizi commerciali a cui verrà imposta la riduzione di almeno un’ora dell’accensione invernale dei riscaldamenti e l’abbassamento di un grado della temperatura, da 20 a 19, per poter risparmiare 3,1 miliardi di metri cubi di gas. Il periodo di accensione dei riscaldamenti, inoltre, sarà accorciato di 15 giorni: verrà posticipato di 8 giorni l’inizio e si spegneranno 7 giorni prima.
La riduzione di un’ora dell’accensione dei caloriferi seguirà uno schema secondo le fasce climatiche regionali: si va dalla zona A dove i riscaldamenti saranno accesi per un massimo di cinque ore dall’8 dicembre al 7 marzo; in zona B per un massimo di 7 ore dall’8 dicembre al 23 marzo; in zona C per un massimo di 9 ore dal 22 novembre al 23 marzo; in zona D per un massimo di 11 ore dall’8 novembre al 7 aprile e in zona E per un massimo di 13 ore giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile: nell’ultima fascia rientra Milano e l’hinterland.
Il governo, inoltre, lancerà una campagna di comunicazione «al fine di suggerire una serie di comportamenti virtuosi che potranno contribuire a limitare il consumo di energia»: si tratta, per esempio, di ridurre la durata della doccia, usare pompe di calore, ridurre il tempo di accensione del forno, avviare lavatrice e lavastoviglie solo a carico pieno, staccare le spine degli elettrodomestici quando non sono in funzione e in generale spegnere le luci.