Cinisello, oggi i funerali di Felice Riccardi: il commosso ricordo dell’Anpi

Si svolgeranno a Cinisello Balsamo, nella chiesa di Sant’Ambrogio alle 16.30, i funerali dell’ex sindaco Felice Riccardi. Dalle 10 alle 16 sarà allestita la camera ardente nell’aula consiliare del Comune di Cinisello.

Felice Riccardi è stato per tanti anni presidente dell’Anpi di Cinisello Balsamo e attualmente ricopriva il ruolo di presidente onorario. «Quando scompare una persona che è stata così presente nella vita cittadina si prova un senso di perdita e la convinzione che se ne sia andato un uomo che era parte attiva e costante della comunità e che costituiva un elemento importante della sua memoria storica – ricordano proprio dall’Anpi -. Perché Felice Riccardi aveva portato il suo contributo di passione civile, accompagnata da attenzione disinteressata e rispetto verso gli altri, in tutti gli ambiti della vita sociale: avendo cominciato a lavorare molto giovane si era subito impegnato all’interno del sindacato di categoria in cui aveva ricoperto ruoli dirigenziali, così come aveva fatto nel mondo cooperativo di cui era stato membro attivo per tutta la sua vita».

Aggiungono dall’Anpi: «La sua passione politica, che non scadeva mai nella faziosità, lo aveva spinto alla militanza nei partiti della sinistra e poi alla partecipazione costante all’interno del Consiglio Comunale (1968-1995), che lo vide anche nei ruoli di assessore, di vicesindaco e di sindaco (1979-80). Per questo suo costante impegno nella vita istituzionale e sociale di Cinisello Balsamo, l’Amministrazione comunale gli aveva conferito nel 2010 l’onorificenza Spiga d’Oro».

«Noi dell’Anpi – concludono -, in tutti gli anni in cui è stato presidente, apprezzavamo la sua capacità di analisi e di indirizzo che aveva maturato in tanti ambiti diversi della vita pubblica, la sua attenzione verso i giovani a cui aveva aperto l’associazione, il suo essere sempre presente per portare la sua testimonianza. Felice Riccardi non mancava mai a ogni incontro, manifestazione, dibattito, cena, gita sociale. Noi eravamo certi che lui ci sarebbe stato e, anche se negli ultimi tempi la sua salute precaria lo aveva costretto a ridurre gradatamente la sua partecipazione, continuavamo a rivolgerci a lui per un consiglio che sapevamo essere sempre meditato. Mancherà a noi e alla sua città».