Chi ha tanto aspettato le temperature estive per godersi l’agognata vacanza, non ha fatto i conti con l’allarme calore e con la particolare situazione climatica che sta caratterizzando i mesi estivi del 2022 e che sta facendo registrare delle insolite impennate sulla colonnina di mercurio. In tutta Italia si misurano valori ben oltre i 40 gradi, situazioni di disagio colpiscono le località marittime, montane e chi è rimasto in città.
A Milano i protocolli di sicurezza hanno imposto i rallentamenti dei treni della linea 2 della metropolitana perché il caldo torrido deforma i binari. A Roma, secondo i dati, la mortalità degli over 50 è aumentata del 22% a causa del calore e continuano a divampare gli incendi, confermando il triste primato conquistato dall’Italia nel 2021 che ha dichiarato il maggior numero di incendi tra i paesi Europei e l’ha posizionata al secondo posto nel mondo con 1.422 incendi e 160.000 ettari bruciati.
A Firenze il comune ha diffuso il codice rosso fino a lunedi 25 luglio, che richiede ai cittadini di evitare attività ricreative o di lavoro all’aperto nelle ore più calde della giornata, perché il caldo torrido ha causato il superamento della soglia massima di ozono che si deve registrare per legge nell’atmosfera, fissata a 180 microgrammi per metro cubo d’aria e superata di 7 punti. Non conforta la situazione del Po che registra una costante diminuzione delle acque a causa di questa siccità idrologica che colpisce anche gli affluenti.
Cala costantemente anche la disponibilità di acqua che mettono a disposizione i grandi laghi, Lago di Como, Lago di Idro, Lago Maggiore e Lago di Garda, registrano i loro minimi storici. Raccolti distrutti e vendemmie anticipate non sono più gestibili, come riscontrato in Emilia Romagna che intorno al 10 agosto, in anticipo di un mese, raccoglierà i primi grappoli d’uva per la produzione dello spumante. Chiara Cadeddu, docente di igiene e medicina preventiva dell’Università Cattolica, spiega i dati e dichiara all’Ansa, illustrando il dossier di cui è coordinatrice, ‘Il cambiamento climatico in Italia’, presentato il 22 luglio dall’Italian Institute for Planetary Health, nel quale i valori registrati fanno presupporre che la mortalità raggiungerà numeri preoccupanti, come successe nel 2003, con la differenza che, l’allungamento della vita media ha determinato un maggior numero di persone vulnerabili al caldo eccessivo.
L’Italia nel 2020 ha registrato con + 1,54 C° uno degli incrementi maggiori di temperatura, tra tutti i paesi europei ed è considerata un’area predisposta a un surriscaldamento più veloce rispetto alla media globale. Il cambiamento climatico impatta sulla salute, con aumento di problemi cardiovascolari e respiratori, facilita la diffusione di malattie portate dalle zanzare e aumenta il rischio di malattie mentali.
Flavia Pruner