Sesto, cresce del 20% la produttività della biopiattaforma gestita da Zero C

La progettazione della nuova biopiattaforma di Sesto San Giovanni, che verrà gestita dalla società Zero C, è giunta alla fase esecutiva: sono state integrate alcune varianti migliorative che permettono di incrementare fino al 20 per cento l’efficienza e la capacità produttiva di biometano dell’impianto.

L’innovazione è parte del Dna di ZeroC: attraverso investimenti tecnologici in nuovi dissabbiatori e digestori, infatti, si otterranno 450mila metri cubi di gas all’anno in più riducendo al contempo le emissioni. Attraverso alcune modifiche sarà infatti possibile produrre fino al 20 per cento in più di biometano dalla stessa quantità di rifiuto organico conferito. La capacità produttiva passa quindi da 2,3 milioni di metricubi standard all’anno, a 2,7.

«L’efficientamento introdotto in sede di progettazione esecutiva – commenta Andrea Lanuzza, direttore di ZeroC – è tanto più importante se consideriamo la fase geopolitica che stiamo vivendo. La penuria di metano è una realtà che impianti come BioPiattaforma possono contribuire a ridurre. Ricordo infatti che secondo le stime del Cic, Consorzio Italiano Compostatori, la forsu prodotta in Italia – se trattata in impianti simili al nostro – consentirebbe di ridurre del 30% le importazioni di gas. È ora di prendere coscienza dell’importanza del rifiuto organico e del ruolo fondamentale che la tecnologia gioca nel consentirci di sfruttarlo al meglio».

Gli interventi inoltre includono anche alcune varianti alla struttura dell’impianto per migliorarne la logistica e l’impatto ambientale complessivo In fase esecutiva cambia infatti il modello di conferimento del biometano prodotto, che non verrà più stoccato per alimentare carri bombolai, ma verrà immesso direttamente in rete. Questa variante semplifica il sistema e riduce trasporti e rischi. 

«BioPiattaforma nasce con un obiettivo preciso – prosegue Lanuzza – replicare, e oggi possiamo anche dire migliorare, il meglio della tecnologia presente in Europa applicata al trattamento del rifiuto organico e dei fanghi di depurazione. L’impianto non ha omologhi in Italia e pochissimi altri esempi assimilabili in Europa. Le ultime modifiche tecnologiche introdotte in fase esecutiva rendono BioPiattaforma un attore primario della transizione ecologica di quest’area e ne rendono ancora più solido il principio economico: la forsu è una risorsa preziosa, che sfrutteremo sempre meglio».