La polizia di Stato ha arrestato a Milano due cittadini italiani di 37 e 48 anni, entrambi pregiudicati, per truffa aggravata in concorso.
Nella tarda serata di venerdì 24 giugno, gli agenti della 6^ Sezione della Squadra Mobile transitando in viale Tunisia, hanno notato un’auto intestata a una società di noleggio, con i due uomini a bordo, che si è affiancata a una seconda macchina, condotta da un ragazzo italiano di 20 anni chiedendo di accostare, cosa che è avvenuta poco dopo in via Regina Giovanna.
I poliziotti, dopo aver assistito alla scena, hanno deciso di monitorare più da vicino la situazione: il 37enne, seduto sul lato passeggero della prima macchina, è sceso dal mezzo e si è avvicinato all’auto del 20enne e, con un sasso che aveva in mano, ha graffiato con violenza lo specchietto del mezzo della vittima approfittando del momento in cui quest’ultima stava scendendo dalla vettura.
Quando il 20enne ha raggiunto il 37enne, il malvivente ha fatto notare il graffio sullo specchietto e, al tempo stesso, lo specchietto della loro macchina completamente divelto, sostenendo che fosse stato causato dall’impatto tra le due autovetture secondo il classico modus operandi delle cosiddette ‘truffe dello specchietto’.
Dopo alcuni minuti in cui i due hanno parlato, la giovane vittima si è recato presso un bancomat per prelevare 200 euro che ha consegnato al 37enne che, frettolosamente, si è rimesso a bordo del mezzo guidato dal complice ed entrambi si sono allontanati: gli agenti non li hanno mai persi di vista e, una volta appurato dalla vittima che effettivamente aveva consegnato i soldi chiesti a titolo di risarcimento del danno causato allo specchietto, hanno provveduto a fermarli.
L’immediata perquisizione ha permesso di rinvenire i 200 euro e due sassi, utilizzati per simulare l’impatto lanciandoli all’indirizzo della macchina del malcapitato e per graffiare lo specchietto. La vittima ha infatti riferito che poco prima, accostandosi alla macchina dei due nel traffico cittadino, ha udito un tonfo.
Inizialmente non ha dato peso alla circostanza salvo poi essere fermato dai due uomini, i quali hanno lamentato il danno chiedendone il ristoro immediato. Al ragazzo, che solo dopo l’arrivo degli agenti ha realizzato di essere stato vittima di una truffa, sono stati riconsegnati i 200 euro.
I due malviventi, entrambi pregiudicati anche per reati anche specifici, specialisti della ‘truffa dello specchietto’ sono stati tratti in arresto e giudicati per direttissima.