La polizia di Stato, nell’ambito di una attività coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, ha eseguito tre arresti a tre cittadini italiani di 42, 48 e 63 anni, ritenuti responsabili in concorso di una tentata estorsione aggravata perpetrata ai danni di un imprenditore milanese.
L’attività di indagine condotta dai poliziotti della squadra mobile era scaturita dall’arresto in flagranza di due persone sorprese nel marzo 2021 a bordo di una autovettura rubata, in possesso di un’arma clandestina e di segni distintivi in uso alle forze di polizia contraffatti. Da quell’intervento, gli investigatori hanno poi accertato, anche attraverso l’analisi di rilievi biologici e dattiloscopici, l‘esistenza di un più ampio contesto criminale finalizzato a un’ingente richiesta di denaro di natura estorsiva ai danni di un imprenditore milanese.
In particolare, i tre uomini avevano chiesto alla vittima una somma di circa 2 milioni di euro quale compenso per averne favorito l’aggiudicazione di un appalto nell’ambito della fornitura di servizi alla pubblica amministrazione. Nel corso delle operazioni di arresto, oltre a sequestrare materiale utile per il prosieguo delle indagini, i poliziotti della squadra mobile hanno rinvenuto nell’abitazione del 42enne anche un’arma da fuoco automatica con la matricola abrasa e relativo munizionamento, ragion per cui l’uomo è stato arrestato anche per detenzione illegale di arma.