È l’antieroe per eccellenza, ma il suo personaggio ha rivoluzionato completamente la letteratura moderna ribaltando ogni paradigma. Leopold Bloom, l’agente pubblicitario girovago è il protagonista del l’Ulisse di James Joyce, il romanzo che quest’anno compie un secolo di vita. A Leopold, all’Ulisse e allo scrittore irlandese è dedicato il ‘Bloomsday’. Una data che dal 1950 si festeggia ogni anno il 16 giugno, giornata in cui si svolge l’intera narrazione dell’Ulisse e giorno anche del primo appuntamento fra James Joyce e la moglie Nora Barnacle.
Le celebrazioni rievocano il romanzo con eventi letterari a tema e si svolgono ormai in ogni parte del mondo. Quest’anno anche Sesto San Giovanni vuole rendere il suo omaggio all’Ulisse e al re del flusso di coscienza. L’associazione culturale PalinSesto, in collaborazione con SestoProloco, propone una serata di parole e musica, ‘C’è musica in Ulisse’. L’appuntamento è giovedì 16 alle 20.45 all’Irish pub Molly Malone, in via Cavallotti 100 a Sesto.
«Speriamo possa diventare un appuntamento annuale – hanno fatto sapere gli organizzatori – senza dimenticare lo spirito conviviale e di festa che caratterizza la ricorrenza». Il progetto nasce da un’idea di Eleonora Carantini, professoressa del liceo classico Carducci di Milano. Il suo intervento si snoderà alla scoperta degli aspetti più interessanti del romanzo e delle vicende legate alla pubblicazione. A portare in vita il monologo interiore saranno le voci di Costanza Faravelli e Silvia Neri che ci aiuteranno a ricostruire i personaggi usciti dalla penna di Joyce e confrontarli con i loro predecessori del mondo classico. Ognuno dei protagonisti joyciani infatti viene considerato l’alter ego, il ribaltamento o la rilettura moderna dei personaggi dell’Odissea di Omero: il rovesciamento di Odisseo è Leopold Bloom, antieroe che girovaga per Dublino nel suo viaggio inconcludente. La Penelope di Omero ha la sua ‘parodia’ in Molly Bloom, moglie infedele della quale possiamo scrutare i pensieri più intimi nel monologo sull’esplosione della vita e la rapsodia della carne. Stephen Dedalus infine è il parallelo del Telemaco dell’Odissea ma in modo più celato anche quello di Amleto, ed è considerato inoltre alter ego letterario dello stesso Joyce. La parte musicale dell’evento sestese sarà curata dagli artisti del Lef Trio, composto da Luca Segala al sax, Emiliano Turazzi al clarinetto e Fedele Stucchi al trombone.
«L’idea di improvvisare senza schemi rappresenta l’esigenza di creare stupore attraverso l’interazione, concretizzando fraseggi e armonie mai pensati o uditi prima – spiega Fedele Stucchi – Modalità sostenuta dalla volontà di traslare in musica la comune prassi esistenziale, nella quale l’uomo organizza, progetta, studia e lavora, ma spesso ciò che effettivamente accade non corrisponde a quanto atteso».