Ci sarebbe un’altra vettura coinvolta nell’incidente avvenuto a Sesto giovedì 26 maggio costato la vita a un 18enne che è caduto dalla sua moto in via Pier Paolo Pasolini.
Secondo quanto appreso dalla Procura di Monza, una donna ha ricevuto l’avviso di garanzia ed è indagata per concorso in incidente stradale: l’ipotesi del magistrato è di omicidio stradale e omissione di soccorso. Dalle prime ricostruzioni delle indagini riguardo l’accaduto, è emerso che mentre la donna, a bordo di un’Audi bianca, usciva con la sua vettura da via Gracchi, il ragazzo si immetteva nella rotonda da via Gramsci: i due mezzi, secondo le prime indiscrezioni, sarebbero entrati nella rotonda quasi contemporaneamente e il giovane ha deviato con la sua moto per evitare la vettura per poi cadere rovinosamente in via Pasolini. Nonostante i soccorsi tempestivi e il tentativo di rianimarlo, per il ragazzo non c’è stato nulla da fare.
La donna, secondo la ricostruzione delle telecamere di videosorveglianza, si sarebbe accorta della caduta del giovane e avrebbe fatto per ben due volte il giro della rotonda per osservare cosa stava accadendo: ma a quel punto avrebbe continuato per la sua strada imboccando la tangenziale Nord per dirigersi a lavoro.
La ricostruzione degli avvenimenti è stata possibile grazie al lavoro approfondito sulle immagini delle telecamere di videosorveglianza durato per due giorni da parte della polizia locale con l’ausilio della squadra mobile di Milano: gli agenti sono riusciti a riconoscere distintamente due lettere della targa e in base a ricerche incrociate sul modello dell’autovettura sono poi riusciti a risalire alla sua identità. La donna, residente in Brianza, avrebbe dichiarato di non essersi fermata perché avrebbe visto altre persone che stavano già soccorrendo il ragazzo. Tuttavia, si attendono ulteriori risvolti riguardo alla vicenda che possano portare alla luce altri particolari sulle indagini.