Con il clima che si fa più caldo ed i contagi che, nonostante le aspettative, tornano a salire con un aumento del 22,7% in 7 giorni, il tema in primo piano su come gestire l’utilizzo delle mascherine in quanto importantissimi dispositivi di protezione individuale delle vie respiratorie dal Covid 19, trova le sue prime risposte.
Il ministro della salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza, in vigore dal 1° maggio, che prevede una proroga di utilizzo fino al 15 giugno e ne disciplina la gestione in ambiti precisi. Il modello FFP2, continua ad essere obbligatorio per poter utilizzare i mezzi di trasporto, per andare a teatro, al cinema, per avere accesso a strutture sportive durante le competizioni, per poter frequentare locali adibiti allo svago con intrattenimento musicale. Confermato l’utilizzo obbligatorio anche per tutte le persone che necessitano di dover accedere all’interno di una struttura sanitaria sia essi operatori, utenti o semplici visitatori, ricomprese con le medesime disposizioni le strutture sociosanitarie e socioassistenziali, le residenze sanitarie assistite (RSA), gli Hospice, le strutture che si occupano di riabilitazione, le strutture residenziali per anziani.
In tutti gli altri luoghi, ambienti di lavoro pubblici o privati ed in tutti i luoghi pubblici al chiuso, o nelle situazioni dove si rischiano assembramenti come negozi, centri commerciali o ristoranti non è obbligatorio ma è fortemente consigliato l’utilizzo della mascherina. Il sottosegretario alla salute Andrea Costa che ha partecipato in rappresentanza del Governo ai lavori della Dodicesima Commissione, come riportato dall’Ansa dichiara: «Con l’approvazione in Commissione alla Camera dell’emendamento all’ultimo decreto Covid di marzo finisce l’obbligo dell’utilizzo delle mascherine praticamente ovunque, tranne alcuni ambiti». Esenti dal dover indossare obbligatoriamente le mascherine rimangono: le persone portatrici di patologie e disabilità che sono dispensate dall’utilizzo in quanto non raccomandato, quanti abbiano necessità di comunicare con soggetti con disabilità per i quali l’utilizzo della mascherina renderebbe impossibile tale attività, persone che stanno svolgendo attività fisica e bambini al di sotto dei sei anni.
Flavia Pruner