Sesto San Giovanni, Cinisello, Cologno e Cormano: i Comuni del Nordmilano soci di ZeroC hanno registrato una crescita nella qualità della raccolta differenziata.
ZeroC è la società pubblica formata da Gruppo Cap e dai Comuni, che sostiene la transizione all’economia circolare nel ciclo dei rifiuti nel territorio della Città Metropolitana di Milano e che gestirà la nuova Biopiattaforma nel comune di Sesto San Giovanni, in cui verranno trattati la frazione organica della Rsu dei Comuni soci e i fanghi di depurazione, al fine di convertirli in energia (elettrica e termica), biometano e fertilizzanti. La BioPiattaforma sarà integralmente carbon neutral e non emetterà CO2 di origine fossile.
Nella mattinata di giovedì 31 marzo, nella sede di ZeroC in via Manin 217 a Sesto San Giovanni sono stati presentati i dati relativi alle analisi del Cic, il Consorzio Italiano Compostatori, che hanno mostrato come nei sei Comuni soci di Zero C (di cui fanno parte anche Segrate e Pioltello) ci sia un’alta qualità della frazione umida raccolta che sfiora il 95 per cento di purezza, mentre Ispra ha confermato che si è registrata una costante crescita della differenziata negli anni.
Nella conferenza odierna, hanno partecipato e presentato la loro relazione l’amministratore unico Andrea Lanuzza, il direttore del Cic Massimo Centemero e il tecnico Gianluca Longu. L’analisi merceologica condotta dal Cic ha evidenziato che il rifiuto organico conferito dai Comuni di Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Cormano, Pioltello, Segrate e Sesto San Giovanni è di alta qualità, con percentuali di Mnc (materiale non compostabile, cioè estraneo al rifiuto organico)che si attestano in media al 5,2 per cento nelle analisi 2020-202: la soglia del 5 per cento, attestazione che sarebbe ottimale e prossima all’eccellenza, è molto vicina.
Per arrivare a questa soglia di eccellenza, che sarebbe del 2,5 per cento, è stato sottolineato che ci sono alcuni elementi da migliorare, a partire dalla presenza di rifiuti che non vanno conferiti nell’organico: sacchetti di plastica e la plastica messa all’interno dei sacchetti rappresentano quasi il 34 per cento del Mnc; i tessili sanitari (come i pannolini) oltre il 12 per cento; gli inerti (come le lettiere degli animali domestici) che insieme a vetro e metallo costituiscono un ulteriore 18 per cento.
Nella conferenza è stato ribadito come una qualità alta della raccolta differenziata può significare dare ancora più valore e rendere preziosa la Forsu, Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano, il cui sfruttamento può giocare un ruolo chiave nell’implementare una strategia di economia circolare di ampio respiro e nella riduzione dello stress energetico indotto dalla crisi internazionale.
«La Forsu è una risorsa davvero preziosa – ha commentato Andrea Lanuzza, amministratore unico di ZeroC -. Per questo è necessario prima di tutto differenziare e poi migliorare la qualità per ridurre la percentuale di materia non compostabile nel rifiuto, ad esempio abbattendo l’uso di sacchetti sbagliati e differenziando correttamente alcuni tessili sanitari come assorbenti. La campagna di comunicazione che ci apprestiamo a lanciare ha questo scopo: fornire ai cittadini tutte le conoscenze necessarie per differenziare sempre di più e meglio».
La comunicazione, dunque, ricoprirà un ruolo centrale e la campagna di ZeroC sarà multicanale, prevendendo advertising cartaceo, strumenti digitali e incontri pubblici: «Sono previsti sei appuntamenti ludico-formativi il sabato pomeriggio, tra aprile e maggio, presso i parchi di ciascun comune socio per sensibilizzare bambini e adulti sull’importanza del corretto conferimento dell’umido. Sono proprio i cittadini i primi protagonisti della transizione ecologica che intendiamo attuare», ha spiegato Lanuzza.
L’uso di sacchetti adatti e una maggiore attenzione alla differenziazione possono migliorare ulteriormente la qualità dell’umido: per questo motivo, ZeroC lancia una nuova campagna di comunicazione per fare ‘cultura della transizione ecologica’ e migliorare ulteriormente la qualità della raccolta differenziata coinvolgendo gli attori principali: «I cittadini sono i primi protagonisti della transizione ecologica che dobbiamo attuare insieme», ha dichiarato Lanuzza.
Lo sfruttamento della frazione organica nella linea 1 della BioPiattaforma di ZeroC consentirà di produrre oltre 240 mc/h di biometano, capaci di alimentare una flotta di 2200 utilitarie, nonché di estrarre da innovativi processi di fermentazione attualmente in fase di sviluppo nell’ambito di progetti di ricerca europea, i PHA necessari alla produzione di bioplastiche compostabili con proprietà meccaniche superiori: Maggiore è la qualità della Forsu, maggiore sarà anche la quantità di combustibile di origine non fossile che si può produrre. «La BioPiattaforma è una raffineria unica nel suo genere in Italia, un imponente progetto industriale di economia circolare applicata al rifiuto. È necessario l’impegno di ciascun attore della filiera per capitalizzare al massimo i benefici che può dare in termini economici e ambientali», ha concluso l’amministratore unico Lanuzza.