Nella giornata di venerdì 25 marzo Lorenzo D’Errico è stato interrogato dalla polizia giudiziaria e dal Pubblico Ministero che dirige le indagini.
L’interrogatorio era stato richiesto dagli avvocati di Lorenzo D’Errico, accusato di aver ucciso il padre Carmine D’Errico con 40 martellate e poi di aver bruciato il suo cadavere, che era stato ritrovato lo scorso 21 gennaio all’interno di un’area dismessa a Cerro Maggiore. Il 36enne, perciò, si sta dimostrando collaborativo con il magistrato e la polizia giudiziaria, rispondendo alle domande che gli sono state poste.
Resta ancora ignoto il movente dell’omicidio della villetta di via della Libertà a Cusano Milanino, ma è molto probabile che possano emergere a breve dei particolari che chiariscano il perché Lorenzo D’Errico abbia ucciso il padre.