Bresso, il caso semafori fa parlare in città: le risposte dalla polizia locale

Sono giunte alla nostra redazione una serie di segnalazioni che riguardano il semaforo all’incrocio tra via Isimbardi e via Villa a Bresso. Riportiamo qui sotto una delle lettere a noi arrivate.

Continuano le multe che vengono elevate non a chi passa con il rosso, che ovviamente sarebbe giustissimo, ma anche a chi si ferma oltre la striscia di arresto; striscia che però è tracciata a quasi 7 metri dall’incrocio e a oltre 4 metri dalle righe pedonali. Quindi nessuna bruciatura del semaforo, nessun attraversamento dell’incrocio, ma accanimento dei vigili.

Lettera firmata

Abbiamo approfondito il tema con la comandante della polizia locale Maria Assunta Colangelo. Ecco la sua risposta.

«L’obiettivo dell’amministrazione comunale e, in primis, della polizia locale è quello di garantire sicurezza. Questa sicurezza si crea attraverso il rispetto delle regole da parte del cittadino, mentre noi sulle nostre strade mettiamo in atto una serie di iniziative. Negli anni passati sono state di carattere strutturale, su strade e marciapiedi, che hanno ridotto notevolmente l’incidentalità. Adesso siamo invece passati più a un controllo del comportamento dei veicoli. Per quanto riguarda l’incrocio tra via Isimbardi e via Villa, la linea d’arresto è sempre stata tracciata in quel punto. Nell’ultimo periodo l’abbiamo solamente ridisegnata esattamente dove già era in precedenza, rendendola più visibile. Il tracciamento è così posizionato per agevolare l’uscita dei mezzi da via Isimbardi perché altrimenti non avrebbero lo spazio di manovra. Non parliamo solo del pullman, ma da quell’incrocio passano più in generale mezzi pesanti fino a 3,5 tonnellate come i camion della spazzatura, che hanno bisogno di spazio per svoltare. L’apparecchio, inoltre, si attiva solo se si oltrepassa la linea d’arresto con il rosso: se si passa con il giallo, nella maniera più assoluta, non si attiva il rilevatore. In più, tengo a sottolineare, non calcoliamo i centimetri. Il rilievo è automatico ma viene sempre convalidato da un operatore. La macchinetta ci capta l’immagine e il comportamento scorretto, ma siamo sempre noi agenti di polizia locale a convalidare: ogni mattina un agente scarta tutto ciò che non viene rilevato bene, senza convalidarlo. Quello che mi fa piacere è che questo apparecchio non effettua un gran numero di rilevazioni».

Colangelo ha poi proseguito affrontando un altro tema: «All’incrocio tra via Grandi e via Don Sturzo partirà a breve una sperimentazione. Al semaforo monteremo un telelaser moderno e tecnologico per rilevare la velocità. Al momento non è ancora attivo perché sono ancora in atto le procedure amministrative e tecniche, nonché l’addestramento del personale della polizia locale. Abbiamo pensato a questa soluzione perché a seguito del rintracciamento a norma della segnaletica, una delle grandi lamentele che a noi è stata fatta dai residenti di via Grandi era quella che la strada veniva usata oltre il limite, quindi ora stiamo provvedendo. Sarà un sistema temporaneo, in funzione almeno fino all’estate, dopodiché ci sarà consegnato il supporto che noi potremo usare su tutte le strade della città, facendolo diventare a tutti gli effetti un autovelox mobile. Anche questo sistema funzionerà solo con la presenza degli agenti sul posto e sarà adeguatamente segnalato: il limite sarà sempre 50 chilometri orari e rimarrà temporaneamente fisso finché il corpo di polizia locale di Bresso non potrà contare su un adeguato numero di agenti. Ma anche su questo punto sono attese a breve nuove assunzioni di agenti e questo ci permetterà di avere due pattuglie a disposizione: una dedicata alle emergenze e un’altra si potrà dedicare esclusivamente a questo».

Una dichiarazione, infine, anche sui progetti futuri: «Stiamo terminando il sistema di videosorveglianza perimetrale che entro aprile sarà collaudato. L’obiettivo dell’amministrazione è quello di integrare in futuro il sistema perimetrale che legge le targhe con quello di accertamento di infrazioni come il mancato pagamento dell’assicurazione, l’effettuazione della revisione e così via. Anche tutte queste infrazioni sono poi da validare in presenza. Quello perimetrale è comunque un sistema per sorvegliare chi entra e chi esce dalla città. Ci vuole tempo, ma ci stiamo arrivando. Anche gli altri Comuni stanno lavorando in questo senso e le informazioni verranno scambiate con loro. Tengo a precisare che queste telecamere installate ai conf ini della città non sono autovelox, a Bresso ne esiste uno solo fisso in via XX Settembre. Per quello che riguarda la velocità, noi andremo avanti con l’accertamento in tutte le strade, anche le più piccole, attraverso l’utilizzo dei dispositivi mobili. L’altro obiettivo è quello di installare telecamere per la videosorveglianza urbana. Quello che deve essere chiaro per i cittadini è che noi non raggiungiamo l’obiettivo quando facciamo tante multe. Anzi, al contrario: quando facciamo tante multe per noi è una sconfitta. Il giorno in cui la nostra polizia locale arriverà a non rilevare più infrazioni vuol dire che avremo creato sicurezza, che resta sempre e comunque il nostro unico obiettivo».