«Noi adesso dobbiamo guardare in casa nostra. Le ultime partite sotto il punto di vista dei risultati sono state deludenti perché le prestazioni le abbiamo anche fatte, ma poi abbiamo raccolto pochi punti e in questo momento quella è l’unica cosa che conta».
A parlare è il capitano della Pro Sesto Luca Scapuzzi, al termine di una gara, quella con il Mantova, persa 2-1 al Breda e che è arrivata al termine di una settimana in cui i biancocelesti hanno giocato tre partite in sette giorni. Un totale di 270 minuti in cui gli uomini di mister Stefano Di Gioia hanno raccolto un solo punto, troppo poco per uscire dalla bagarre di chi lotta per la salvezza. Un traguardo che oggi come mai appare sempre più un’incognita: la Pro Sesto a cinque giornate dalla fine del campionato si ritrova a 6 punti dalla salvezza diretta, in piena zona playout, e con soli tre punti di vantaggio sull’ultimo posto in classifica, che vorrebbe dire retrocessione diretta in Serie D.
Ora o mai più, dunque, per non arrivare a fine aprile con parecchi rimpianti. Sono 15 i punti che saranno a disposizione nei prossimi 450 minuti che da qui al 24 aprile chiuderanno la regular season della stagione 2021/2022. E poi, chissà. Perché da un lato resta viva, è vero, la possibilità di una salvezza diretta come accaduto lo scorso anno, ma dall’altro spaventano tanto i playout quanto l’ultimo posto al momento occupato dal Legnago, che arriverà al Breda il prossimo 10 aprile. Nel mezzo una doppia trasferta, contro l’Albinoleffe prima (26 marzo) e con il Trento poi (2 aprile). A chiudere il calendario, tra Legnago e Lecco, la sfida, sempre in trasferta, contro la Virtus Verona. Nel mentre a parlare è il campo: nelle ultime cinque gare la Pro Sesto ha raccolto un solo punto: nessuno nel girone A della Serie C ha fatto peggio. Non è dunque più il tempo per stare a guardare gli altri, «ma solo in casa nostra». Parola di capitano.