Una casa sicura a Cologno Monzese per le mamme ucraine e per i loro figli. A renderlo noto è il sito della Diocesi di Milano che riporta la notizia.
A raccontare la storia di queste mamme ucraine rifugiate è don Giorgio Salati, che all’oratorio di San Giuliano di Cologno Monzese ospita tre donne coi loro bambini. «Da una parte le vedo spaventate per ciò che succede in Ucraina; dall’altra c’è la serenità di chi ha messo in salvo i bambini e qui vede la prospettiva di poterli educare – sottolinea il parroco di Cologno attraverso il sito della Diocesi di Milano -. La prima preoccupazione era che i bambini potessero andare a scuola, potessero vivere. E questo fa onore a queste donne, che vivono per i bambini. Loro, i piccoli, sono rimasti sorpresi dall’aver subito iniziato la scuola. Ancor più grande però deve essere stato lo stupore di un piccolo, che uscendo dalla doccia ha esclamato: ‘Mamma, qui c’è l’acqua calda’».
Le prime famiglie ospitate a Cologno vengono da una zona vicina alla Romania, ed è per questo che sono riuscite ad arrivare così presto in Italia. A muoversi per prime, riportano dalla Diocesi, sono state alcune badanti, ormai da anni in Italia, chiedendo ospitalità per le loro figlie o conoscenti. A Cologno una donna che lavora da dieci anni in Italia ha fatto arrivare i genitori anziani, e proprio in questi giorni ha conosciuto una delle mamme appena arrivate: «Per me è stato commovente vederle parlare nella propria lingua, e farsi forza a vicenda», ha dichiarato don Giorgio.
«Attorno si è mossa tutta la comunità – spiegano dalla Diocesi di Milano -, a partire dalle mamme italiane che hanno accompagnato le ucraine al supermercato». Don Giorgio Salati, che fa parte anche della Comunità papa Giovanni XXIII, conclude: «Non sappiamo quale sarà il futuro di queste donne, ma conosco tante case parrocchiali molto grandi, dove vive un prete da solo: non si potrebbe ospitarle qui? Rifiorirebbe tutta la comunità».