Un nostro lettore ci ha scritto dicendosi rammaricato per la questione politica e per le prossime elezioni a Sesto. Qui sotto pubblichiamo il testo.
Spett. Redazione Gazzettino
Mi rivolgo al segretario del Pd Sestese in quanto ritengo che organizzare delle primarie per un candidato sindaco a Sesto sia una mossa non solo sbagliatissima ma controproducente. Sono un cittadino sestese e un elettore di sinistra da sempre. Sono stato consigliere comunale a Cinisello Balsamo dal 1980 al 1983, sindaco Pozzi Vincenzo.
Proprio in base alla mia esperienza, nonostante gli anni trascorsi, vedo molto chiaramente la sicura sconfitta della sinistra a Sesto. L’attuale giunta e il sindaco uscente sono in grande vantaggio dal punto di vista elettorale, se non altro per capacità di comunicazione e nell’intestarsi obiettivi raggiunti ma proposti e costruiti da noi negli anni passati. La maggioranza dei cittadini ex elettori non ne può più (come il sottoscritto) di divisioni e di correnti contrapposte sul sesso degli angeli.
Le primarie per noi non sono uno strumento democratico che porta consenso ma una dichiarazione di debolezza e di incapacità di esprimere una linea politica condivisa e un candidato forte e capace di vincere. Tra l’altro il momento si presta abbastanza vista l’appartenenza di Di Stefano alla Lega Salviniana, dopo la figuraccia fatta dalle destre sull’Ucraina. I due candidati proposti dal partito sono entrambi due agnelli sacrificali destinati ad una sconfitta certa.
Personalmente mi chiedo come sia possibile che un partito che dispone di una persona con il maggior numero di voti raccolti alle comunali nelle ultime due legislature come Loredana Pastorino, vicepresidente del consiglio comunale, Presidente del Geas, persona universalmente e trasversalmente stimata e conosciuta in città, sestese da sempre, non sia stata proposta come unica candidata a ricoprire il ruolo di sindaco. È proprio vero che chi ha i denti non ha il pane.
lettera firmata