Il sindacato Usb Pubblico Impiego ha indetto lo stato di agitazione per i Servizi Sociali di Bresso il 7 gennaio scorso denunciando uno stato di pesante malessere legato alla carenza di personale, al continuo aumento dei carichi di lavoro e a un inspiegabile turn over. Dopo l’esito negativo della procedura di conciliazione in Prefettura, è stato proclamato lo sciopero degli straordinari come prima iniziativa.

«Ad oggi, dopo un mese di lotta, la condizione appare addirittura peggiorata», fa sapere il sindacato in una nota. 

«A fronte dell’assunzione di una Assistente Sociale delle almeno due necessarie ( peraltro, attraverso l’azienda speciale consortile, non direttamente ad opera del Comune) l’Amministrazione e la dirigenza continuano a non modificare gli insostenibili carichi di lavoro costringendo tutto il Personale del Servizio ad operare in continua emergenza e rifiutando di accettare proposte per costruire procedure più snelle ed efficaci capaci di rispondere adeguatamente e stabilmente ai bisogni dei cittadini», spiega la nota.

Il sindacato dei dipendenti pubblici denuncia anche il “licenziamento” di un collega, che non è stato riconfermato dopo il periodo di prova: «Ancor più grave, nelle ultime ore con atto Dirigenziale l’amministrazione ha deciso il non superamento del periodo di prova del collega Amministrativo assunto per il Servizio Sociale e l’Ufficio Case, nonostante con il suo operato, efficiente, disponibile e attento ai cittadini, abbia contribuito sensibilmente a raggiungere gli obiettivi dell’Amministrazione e a sbloccare pratiche con significativi rallentamenti in passato».

Secondo Usb, i dipendenti starebbero soffrendo di un grave “malessere lavorativo”: «Sono all’ordine del giorno ripetuti atteggiamenti intimidatori e discriminatori che stanno producendo tra i Dipendenti evidenti conseguenze documentate sulla salute che rischiano, tantopiù,  di ridurre l’efficienza dell’intera macchina comunale. Innegabile è la continua emorragia di Personale del Settore come da altri Servizi delicati e strategici: numerosi sono i Dipendenti che in questi ultimi 4 anni hanno chiesto mobilità, si sono licenziati o sono stati trasferiti».