Nella giornata di martedì 8 marzo, alle 14, è atterrato a Linate un volo proveniente dalla Polonia che ha trasportato 5 bambini malati oncologici dall’Ucraina.
A bordo cinque i piccoli di età compresa tra i 3 e i 15 anni erano accompagnati dalle rispettive mamme e da alcuni fratelli. Si tratta pazienti che fino a una settimana fa dovevano rifugiarsi nei sotterranei della Dacha di Soleterre a Kyiv e dell’Istituto del cancro della capitale Ucraina sotto assedio.
Il volo umanitario è stato eseguito dall’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza, Areu, in collaborazione con la Protezione civile, Regione Lombardia e Fondazione Soleterre per effettuare il trasporto di familiari e bambini e contemporaneamente garantire loro l’assistenza medico sanitaria specializzata durante le ore di viaggio.
Le parole del presidente Attilio Fontana: «Regione Lombardia prosegue questa missione umanitaria con grande attenzione con l’obiettivo di mettere al sicuro il maggior numero di giovani pazienti possibili. Il nostro impegno è poi focalizzato ‘a tuttocampo’ anche per altri temi che riguardano interventi di solidarietà e accoglienza».
Il commento del presidente della Fondazione Soleterre, Damiano Rizzi: «I due voli di giovedì scorso e quello di oggi sono stati solo i primi di quella che spero diventi una serie di operazioni tempestive per portare in salvo in Italia i bambini oncomalati. In pochi giorni, abbiamo realizzato un coordinamento con Cross (Centrale regionale operativa soccorso sanitario) e Areu, che mettiamo a disposizione delle tante realtà ospedaliere che in questo momento stanno generosamente offrendo posti letto e professionalità per assistere i bambini e ragazzi malati di cancro in arrivo dall’Ucraina».
La dichiarazione del direttore dell’Istituto Nazionale dei tumori di Milano, Carlo Nicora: «Dopo i primi bambini accolti qualche giorno fa, l’Istituto Nazionale dei tumori di Milano rinnova, così, il suo impegno ad accogliere altri piccoli malati oncologici che provengono dall’Ucraina. Per fare questo ci siamo attrezzati per aumentare fino a quasi il 50% i posti letto della nostra pediatria e siamo in stretto contatto con le nostre associazioni per cercare di fornire tutta l’assistenza possibile anche ai loro familiari».